Il 23 settembre diventa ufficialmente la Giornata Europea del Biologico. Lo stesso giorno, infatti, a Bruxelles dal Trilogo, Parlamento, Consiglio e Commissione dell’Unione Europea, è stata firmata la Dichiarazione Congiunta che la istituisce.
Fortemente voluta da IFOAM Organics Europe, la Federazione delle associazioni del biologico a livello europeo, la giornata dedicata al biologico diventa il momento per fare il punto su un settore in grande crescita. In Italia il biologico ha fatto registrare un incremento come superfici coltivate (+5,1%), consumi interni (+5%) ed export di bio Made in Italy (+11%).
L’istituzione della Giornata Europea del Biologico rientra nelle iniziative previste dal Piano d’azione dell’UE sul bio, che mette a disposizione di tutti gli Stati membri una serie di strumenti utili per sostenere e promuovere la transizione agroecologica dell’agricoltura europea, incoraggiando ogni Paese a inserire misure a supporto dello sviluppo del biologico nei singoli Piani strategici nazionali della PAC.
“La Giornata Europea del Biologico è l’ennesima dimostrazione di quanto l’UE punti in maniera determinata sul bio. Esprimiamo un plauso a IFOAM UE che, grazie al costante impegno nella promozione di politiche che indirizzino la transizione agroecologica, ha ottenuto l’istituzione di questo momento dedicato al bio importante per l’intero settore. Chiediamo adesso al nostro Governo un impegno concreto e scelte politiche che investano con decisione nel biologico, a partire dal Piano Strategico Nazionale della PAC, con l’obiettivo di arrivare entro il 2027 al 30% di superficie coltivata a bio. È inoltre necessario giungere a una veloce e definitiva approvazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica che prevede anche l’elaborazione del Piano d’Azione Nazionale sul biologico”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.
Fonte: Ufficio stampa FederBio