In Francia, gli aiuti al settore biologico sono ridotti a 160 euro per azienda agricola biologica (rispetto ai 4.000 euro per azienda agricola convenzionale), una cifra del tutto inconcepibile per garantire un’alimentazione sostenibile, una sana sovranità alimentare e l’indipendenza dalla Francia nei confronti dei giganti dei pesticidi. Un intero settore è sul fronte di guerra per questa mancanza di considerazione, alzando le barricate e chiedendo al governo soluzioni concrete.
Nonostante l’annuncio di un nuovo piano per l’agricoltura biologica, da martedì scorso il mondo del biologico è in fermento.
È stata lanciata una petizione “Stop al disprezzo del bio” dall’omonimo Collettivo di attivisti e sono già quasi 40 mila i firmatari, tra questi molti consumatori, ma anche retailer, specializzati, agricoltori, grossisti e giornalisti. Tutti chiedono al governo un giusto sostegno per rilanciare il settore. In particolare:
– che l’agricoltura biologica cessi di essere disprezzata e continui ad essere considerata un settore agricolo promettente e in sintonia con le questioni climatiche
– che il governo sblocchi 150 milioni di euro, in linea con quanto sblocca per il settore convenzionale
– che venga applicata la legge EGALIM (20% biologico nella ristorazione collettiva)
Fonte: Collectif Stop mépris bio