Festa del BIO a Milano: focus su ambiente, salute e comunicazione

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Ambiente e salute, questi i due temi centrali della settima edizione della Festa del BIO, evento organizzato da FederBio, con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, AssoBio, Lipu, WWF Italia, ISDE, NaturaSì e Crédit Agricole, che si è tenuto a Milano lo scorso sabato 14 dicembre 2024.

La conferenza di apertura si è concentrata sulla necessità di un cambiamento nel modello produttivo agricolo, sottolineando l’importanza di passare da un’agricoltura intensiva ad una modalità di agroecologia. Se, infatti, la prima ha contribuito alla crisi climatica e alla perdita di fertilità del suolo, il biologico si presenta come una soluzione per mitigare questi problemi e garantire un futuro sostenibile.

L’obiettivo di questa Festa del BIO– ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini presidente di FederBio – è informare i cittadini su cosa significa produrre biologico. La sostenibilità ambientale non è in contrasto con quella sociale, ma tutto avviene in un processo coerente”.

“In Italia cresce la superficie agricola dedicata al biologico – ha precisato Nicoletta Maffini, presidente di AssoBio – ma la situazione più critica è quella legata ai consumi. In Italia si fa ancora poco per promuoverli. Bisogna comunicare di più e meglio, per spiegare in modo chiaro i benefici di questa alimentazione. L’agricoltura biologica rispetta e risana i terreni che sono stati sfruttati dall’agricoltura intensiva e la scelta di acquistare un prodotto biologico è una fondamentale per la salute, l’ambiente e la società. Per tutti questi motivi il governo dovrebbe prendere delle misure concrete per agevolare il consumo di prodotti biologici, ad esempio la riduzione dell’IVA”.

Proprio per dimostrare i benefici del consumo di alimenti biologici sulla salute FederBio, AssoBio e il consorzio Il Biologico hanno promosso uno studio scientifico condotto dall’Università Tor Vergata di Roma per individuare i benefici correlati al seguire una dieta mediterranea che prevede alimenti biologici (vedi news). I primi risultati della ricerca, presentati alla Festa del BIO dalla professoressa Laura Di Rienzo, direttrice della scuola di specializzazione in Scienza dell’Alimentazione dell’Università Tor Vergata, mostrano come il biologico abbia buoni influssi sulla salute, soprattutto se applicato a un regime mediterraneo con poche proteine animali e tanti vegetali, attraverso il miglioramento del microbiota intestinale.

“I risultati dello studio dell’Università di Tor Vergata – ha spiegato Mammuccini – dimostrano l’impatto positivo della dieta biomediterranea sulla salute. Questi risultati dovrebbero spingere a rendere il biologico uno strumento di politiche non solo agricole, ma anche ambientali e sanitarie. La collaborazione tra il mondo scientifico e le organizzazioni come FederBio è fondamentale per comunicare in modo chiaro e rigoroso i benefici del biologico ai cittadini. Il lavoro svolto sulla dieta biomediterranea potrebbe essere trasferito al mondo delle scuole per promuovere un’alimentazione sana e sostenibile nelle mense scolastiche”.

Il progetto è protagonista della campagna di comunicazione “Il Bio dentro di noi”, che segue due volontari, che hanno sperimentato la dieta mediterranea e biologica e ne raccontano i benefici sulla propria salute.

Elena Consonni

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