Accuse all’ex commissario Timmermans: fondi UE per promuovere il Green. AIAB: “Attacchi assurdi e infondati”

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Negli ultimi giorni, Bruxelles è stata scossa da un acceso dibattito rispetto al Green Deal europeo e all’uso dei fondi comunitari per promuoverne l’attuazione. Al centro delle polemiche l’ex commissario europeo Frans Timmermans, accusato dal quotidiano olandese De Telegraaf di aver utilizzato risorse dell’Unione Europea per finanziare una rete di ONG ambientaliste, con l’obiettivo di influenzare le politiche e accelerare l’agenda green.

Secondo l’inchiesta, sarebbero stati firmati contratti per milioni di euro, tra cui uno specifico di 700mila euro legato al dibattito sull’agricoltura. Attraverso il programma Life, la Commissione europea avrebbe sostenuto organizzazioni no profit incaricate di fare pressione su parlamentari e governi per favorire la strategia Green Deal. Pur riconoscendo l’utilità del programma, Piotr Serafin, commissario europeo al Bilancio, ha ammesso in aula che è stato “inopportuno” vincolare le ONG a compiti di lobbying verso i membri del Parlamento europeo.

Le accuse hanno alimentato le critiche degli oppositori al Green Deal, che vedono in questo episodio una “grave interferenza democratica”. Diversi eurodeputati, soprattutto dei gruppi conservatori, hanno chiesto trasparenza e chiarezza sull’utilizzo dei fondi. Coldiretti, principale organizzazione agricola italiana, ha aggiunto alla polemica una richiesta di giustizia per gli agricoltori, accusati in passato di essere responsabili del degrado ambientale.

Donald Tusk, presidente di turno dell’Unione Europea, si è unito al dibattito durante un intervento al Parlamento europeo a Strasburgo, invitando a una revisione del Green Deal. Secondo Tusk, è necessario bilanciare le ambizioni ambientali con la competitività economica, per evitare che l’Europa perda terreno a livello globale.

La difesa di AIAB

In questo contesto, AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) ha respinto con forza le accuse rivolte alle ONG ambientaliste, definendole “assurde e infondate”. Il presidente Giuseppe Romano ha ribadito il pieno supporto al Green Deal e alla strategia Farm to Fork, che punta a trasformare il sistema agricolo europeo in chiave sostenibile.

Secondo Romano, la crisi climatica sta già mettendo a rischio la produzione agricola, rendendo indispensabili politiche ambiziose per raggiungere obiettivi come il 25% di superficie agricola utilizzata per il biologico entro il 2030. AIAB ha sottolineato che le polemiche distolgono l’attenzione dall’unica vera soluzione: aumentare le produzioni biologiche e promuovere la biodiversità agricola.

L’associazione ha invitato l’Europa a proseguire nella direzione indicata dalla strategia Farm to Fork, evitando inutili polarizzazioni del dibattito che rischiano di danneggiare tanto l’ambiente quanto l’agricoltura.

La Redazione

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