Il fatturato (37,4 miliardi di euro, +18 per cento sul 2018) , i terreni coltivati (+18,3 milioni di ettari), le aziende, il numero di occupati, la fiducia e la spesa pro-capite da parte dei consumatori europei. Complice di questa situazione è anche Made in Nature, progetto di Cso Italy, finanziato dall’Unione europea e che promuove i consumi e la conoscenza dei prodotti biologici nel nostro Paese, in Francia, Germania e Danimarca: 2,2 milioni di euro per tre anni di attività. A contribuire al progetto anche aziende del mercato italiano: Apofruit Italia, Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia e Orogel.
Dopo tre anni di attività, Made in Nature è ripartita con una nuova campagna, un nuovo visual, nuovi percorsi comunicativi, podcast e progetto BtoB e BtoC. Quattro i principi su cui si basa la nuova creatività di campagna: tracciabilità, sostenibilità, biodiversità e qualità. Con l’obiettivo di rafforzare consapevolezza e riconoscimento del regime di qualità della Ue per il biologico e aumentare competitività e consumo di prodotti bio provenienti dall’Unione.
Secondo i dati Fibl il market share del biologico sul convenzionale è in progressiva e costante crescita. Il mercato in 10 anni è decuplicato, tanto che l’Europa è diventata il secondo continente al mondo – dopo l’Oceania – con la maggiore superficie agricola coltivata a bio (il 23% del totale). La classifica vede al primo posto la Spagna (2.4 milioni di ettari) seguita da Francia (2.2 milioni di ettari), Italia (2 milioni di ettari), Germania (1.6 milioni di ettari) e Danimarca (300 mila ettari).
In questo contesto Made in Nature – insieme a To Farm to Fork della UE – è certamente uno dei progetti che potrà in qualche modo contribuire a traguardare l’obiettivo di avere almeno un quarto della superficie coltivata bio entro il 2030.
“Ripartiamo con slancio per promuovere l’ortofrutta italiana con 3 progetti (Made in Nature, Fresh-up your life e The European art of taste) finanziati dall’Unione Europea, per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro per i prossimi 3 anni – ha dichiarato Paolo Bruni, presidente Cso Italy – pur consapevoli del momento estremamente complesso che tutto il mondo sta vivendo. Sono peraltro convinto che le attività previste oltre a far conoscere le eccellenze di prodotto del nostro Paese in 10 Paesi, contribuiranno a costruire e rafforzare relazioni umane e commerciali positive”.
Fonte: Ufficio stampa CSO Italy