Procede in linea con le previsioni di vendita il piano di decumulo di VIP Val Venosta. Al 1° marzo 2022 la giacenza nei magazzini delle 340 mila tonnellate di mele raccolte nell’autunno 2021, di cui quasi 50 mila biologiche, è del 60%.
I mesi primaverili saranno i più interessanti sotto il profilo commerciale: in Italia la vendita è tradizionalmente elevata fino all’arrivo delle primizie estive mentre in Europa le produzioni locali sono ormai agli sgoccioli e i distributori sono pronti ad accogliere sui propri scaffali le mele della Val Venosta. Un cauto ottimismo per la seconda parte della stagione trapela dunque dalle parole di Gerhard Eberhöfer, responsabile per il prodotto biologico, certo di poter soddisfare le richieste nazionali ed estere fino all’arrivo del raccolto 2022.
Unica nota dolente, la varietà Golden. Commenta Eberhöfer: “In generale il mercato di riferimento di VIP è per il 60% domestico, per oltre il 30% europeo e per circa il 10% extra UE. Nel caso del biologico, invece, l’Italia rappresenta solo il 25% del totale mentre la maggior parte delle mele è venduta su piazze straniere, dove la Golden è meno richiesta. E in una stagione come quella attuale, caratterizzata dalla raccolta record proprio di questa varietà, è un segnale da non sottovalutare. Per le mele rosse, al contrario, le prospettive sono migliori, anche in forza della scarsa produzione tedesca che quest’anno ha subìto un calo di circa il 13%, lasciando liberi spazi commerciali interessanti”.
Conclude Eberhöfer: “Per il futuro, dobbiamo regolare il nostro portafoglio varietale in base alle richieste di mercato tenendo conto che le strategie europee Farm to Fork e Biostrategy spingono sempre più aree concorrenti alla produzione biologica. Questo ci pone davanti ad un’ulteriore sfida, ovvero quella di sostenere la crescita di consumi di mele biologiche. È su questa partita che per noi è fondamentale mantenere e consolidare la nostra leadership a livello nazionale ed europeo”.
Fonte: Ufficio stampa VIP