La sostenibilità oltre il Bio, parola alla GDO

Webinar B:open

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La Pandemia come e quanto inciderà sui consumi di bio? E come reagiranno le insegne della Grande Distribuzione a questo cambiamento? A queste domande si è cercato di rispondere durante il webinar  “Biologico e sostenibilità insieme nella GDO”, organizzato da B/Open nell’ambito del progetto di promozione del prodotto bio It’s Organic, approvato e co-finanziato dalla Comunità europea e presentato da due organizzazioni di riferimento, ovvero l’italiana Organic Link e la polacca Polska Ekologia.

Partendo dal presupposto che generalizzare in questo momento non è possibile – come sottolineato in apertura dei lavori da Marilella Colussi, Ricercatrice e Brand Consultant Food&Drink, Retail e Social MC -, a causa delle numerose variabili che intervengono e influenzano il comportamento d’acquisto dei consumatori mettendo in discussione il vecchio modello di sviluppo dei consumi, si può affermare che tra i driver spiccano la maggior attenzione alla sostenibilità del prodotto, e di tutto ciò che ne ruota attorno, e alla riduzione degli sprechi. “Il fatto che il consumatore esca da questo periodo con più domande rispetto al prodotto acquistato può essere un’opportunità per il bio ma, al contempo, lo pone di fronte a diversi valori complementari, che possono trasformarsi in caratteristiche ‘competitor’ e alternative alla proposta biologica”, spiega Colussi.

“Il bio da solo non riesce più a soddisfare il consumatore evoluto – commenta Dominga Fragassi, direttrice marketing Pam – per questo è importante sostenere la proposta con un corollario di azioni coerenti volte a valorizzarne la filosofia green, come le certificazioni e la comunicazione sui pack, rigorosamente eco-compatibili. Non solo – aggiunge – lavorare sulla sostenibilità significa anche creare comunità virtuose puntando sulla solidarietà sociale, partendo dalle aree fisicamente attorno al PDV, sia in senso ambientale sia economico”.

Della stessa idea Simone Fontolan, responsabile Business Intelligence Crai: “L’aspetto green va inserito in-store in più modi e utilizzando più strumenti. In primis attraverso lo sviluppo di un assortimento PL Bio focalizzato sui produttori del territorio, soprattutto per quanto riguarda i ‘freschissimi’, poi con altre azioni volte a comunicare la ‘filosofia sostenibile’ dell’insegna, dai pannelli solari sui tetti dei supermercati alle consegne a domicilio con mezzi ecologici”.

Conclude Nicola Tarricone, responsabile marketing Maiora Srl – Despar Centro Sud: “Ormai da tempo gli asset su cui si fonda la nostra strategia di sviluppo dei prodotti a marchio sono la salute e il benessere, da una parte, e la sostenibilità, dall’altra. Comunicare al consumatore attraverso un approccio one2one con promo ad hoc, prendendo dati dalle carte fedeltà, è un modo efficace per portare avanti il primo aspetto mentre sviluppare attività incentrate sulla riduzione della plastica nei pack o sullo sviluppo dei piccoli marchi del territorio, rispetto ai quali l’attenzione è ad oggi sempre più crescente, è la strategia che abbiamo implementato attorno al secondo asset”. (cb)

 

Nella foto di apertura dall’alto in senso orario: Marilella Colussi, Nicola Tarricone, Cristina Lazzati ( direttore responsabile di Mark Up e Gdoweek e moderatrice dell’incontro), Dominga Fragassi, Simone Fontolan

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