Il sottosegretario D’Eramo convoca il Tavolo del Biologico. E dopo l’estate un Convegno Nazionale con le sigle di categoria

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“Inizia un confronto che sarà costante nel tempo e che permetterà di costruire una nuova visione di un settore che consideriamo strategico, per l’agricoltura e per tutto il Paese“.

Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, nel corso della riunione sulle linee programmatiche per il biologico che si è tenuta presso la Sala Clemente del MASAF con la partecipazione dei principali protagonisti del comparto.

“L’obiettivo – ha aggiunto D’Eramo – è arrivare in modo più rapido possibile a una sintesi e a soluzioni condivise rispetto alle sfide che ci attendono“.

Numerosi i temi affrontati, dall’attuazione della Legge 9 marzo 2022, n. 23, approvata dopo anni di attesa, al come adeguare la norma nazionale alle direttive europee e raggiungere gli obiettivi fissati da qui al 2030. Si è inoltre discusso di certificazioni e controlli, così come della necessità di semplificare e sburocratizzare e di un’adeguata comunicazione, informazione e formazione.

“Lavoreremo per rilanciare i consumi e per garantire – ha detto D’Eramo – una sempre maggiore trasparenza e tracciabilità dal campo alla tavola”.

Il sottosegretario ha infine annunciato che “dopo l’estate promuoveremo un convegno nazionale con le sigle di categoria e con tutti gli operatori per accendere, in Italia e non soltanto, i riflettori sul nostro biologico. Non solo norme e atti, la sfida che lanciamo è disegnare insieme quella che nei prossimi anni potrà essere l’evoluzione del settore”, ha concluso.

Il commento di Giuseppe Romano – presidente di AIAB 

 Il presidente di AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) Giuseppe Romano ha preso parte ieri al primo incontro del tavolo politico e programmatico sul biologico, presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

“Ringraziamo – ha commentato Romano – il sottosegretario Luigi D’Eramo per questa prima convocazione. I temi che riguardano il settore del biologico in questo momento storico sono tanti e tutti molto importanti, a cominciare dalla promozione del marchio Made in Italy per la qualificazione e la valorizzazione del prodotto italiano nel nostro Paese e all’estero. Fondamentale, da questo punto di vista, anche condividere dei programmi di comunicazione coordinati, come possono essere ad esempio quelli nelle scuole per l’adozione di menù con frutta e verdura biologici”

“Abbiamo sollecitato – ha aggiunto Romano – la creazione e la messa online di una banca dati delle transazioni, elemento fondamentale per riuscire a sburocratizzare e tracciare le movimentazioni del prodotto biologico. Abbiamo inoltre ribadito, trovando unanimità sul tavolo, il nostro secco NO all’utilizzo di materiale propagativo proveniente da tecniche di evoluzione assistita (NBT). Al Sottosegretario abbiamo chiesto anche un tavolo di concertazione e di confronto con altri dipartimenti del Ministero che si occupano in particolare di Politiche Agricole perché c’è bisogno di un coordinamento che dal Piano di azione del Bio – di prossima pubblicazione –  riesca a sostenere il lavoro delle Regioni, potendo così affrontare anche il temi come l’assistenza tecnica per le aziende agricole e la sburocratizzazione dei processi, che creano ad oggi un costo per tutta la filiera del bio”.

“Riteniamo fondamentale implementare la comunicazione istituzionale per il miglioramento e l’accesso alle informazioni per i cittadini, per renderli capaci di un consumo consapevole e – ha concluso Romano – sosteniamo l’idea del sottosegretario D’Eramo di dare al bio un ruolo importante per il recupero, la valorizzazione e il miglioramento delle aree rurali e di montagna. Senza dubbio il biologico può essere uno strumento strategico per la valorizzazione di queste aree da un punto di vista produttivistico ma anche di valorizzazione turistica e per le economie locali.”

Il commento di Giuseppe De Noia – presidente Anabio CIA

Dall’attuazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica, a poco più di un anno dalla sua definitiva approvazione, alla ricognizione di tutto il sistema delle certificazioni e dei controlli fino al passaggio sulla necessità di lavorare per maggiore semplificazione e snellimento burocratico per il settore, puntando anche su una più adeguata comunicazione, informazione e formazione. Questi solo alcuni dei temi affrontati da Anabio, l’Associazione per la promozione del biologico di CIA-Agricoltori Italiani nell’incontro al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare con il sottosegretario, con delega al biologico, Luigi D’Eramo.

“Riteniamo sia iniziato, così, un confronto costruttivo e propositivo – commenta il presidente nazionale Anabio-CIA, Giuseppe De Noia-. Si spera potrà essere costante nel tempo per consentirci di costruire, progressivamente, una visione condivisa del settore a tutela del patrimonio che rappresenta con l’Italia che vanta la più alta percentuale di superfici bio sul totale (17%) e supera i 5 miliardi di euro in valore”.

Inoltre, continua De Noia: “Le sfide che ci attendono sono tante e tanto sarà l’impegno e il lavoro da sviluppare. Per questo, siamo fermamente convinti che bisognerà lavorare per un rilancio complessivo dei consumi, garantendo trasparenza e tracciabilità dal campo alla tavola, in linea con la strategia Farm to Fork. Guardiamo, quindi, con attenzione, tanto da averlo anche proposto -conclude De Noia-, l’impegno preso dal sottosegretario D’Eramo per l’organizzazione, subito dopo l’estate, di un un convegno nazionale con tutte le organizzazioni del comparto e gli operatori biologici per riaccendere finalmente i riflettori sull’evoluzione del settore in Italia”.

Fonte: ANSA – AIAB – CIA Anabio

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