I “miracoli” del superpomodo firmato Coldiretti

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Debutta sul mercato nazionale il «superpomodoro» anti-invecchiamento. Dopo 3 anni di ricerche dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Napoli, la Coldiretti lo ha presentato il 13 luglio. La nuova varietà, un incrocio naturale tra San Marzano e pomodoro nero, ha un contenuto di licopene circa il 50% in più dei pomodori tradizionali ed è molto efficace nel combattere il tumore alla prostata. Lo scienziato Umberto Veronesi ha dichiarato che la varietà ha valori nutrizionali che superano il pomodoro viola da lui creato con l’uso di ogm. Il superpomodoro contiene un nuovo tipo di antiossidanti che protegge dal diabete, dalle malattie cardiovascolari, dall’obesità e inoltre contribuisce a regolarizzare colesterolo e trigliceridi.

La coltivazione è partita a titolo sperimentale in aziende della Coldiretti nelle province di Napoli, Salerno e Avellino. Il nuovo pomodoro è in commercio già dallo scorso venerdì sotto forma di passata di pomodoro con il marchio POMI’ L+. Esso mantiene pressoché inalterate le sue caratteristiche anche se sottoposto ad una temperatura di 300° per 5 minuti (tempo medio di cottura di una pizza). I principali quotidiani italiani, dal “Corriere della Sera” a «Repubblica» a «La Stampa» hanno tessuto le lodi del nuovo prodotto, ma non tutte le testate sono convinte che si tratti di questo miracolo. Secondo «Il Fatto alimentare», giornale online, il consumatore italiano sarebbe bene aspettasse qualche verifica in più e cita l’Efsa, l’Autorità per la sicurezza alimentare europea, che ha respinto le diciture sulla funzione antiossidante del licopene naturale del pomodoro. 

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