Persea: Ecco il primo avocado biologico rigenerativo coltivato in Italia

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Coltivare avocado in Italia è ormai una realtà: negli ultimi anni la produzione, pur restando marginale rispetto alle importazioni, si è sviluppata in regioni come Sicilia, Sardegna e Calabria, complice il mutamento delle condizioni climatiche e una domanda in costante crescita. In questo scenario Persea propone un avocado biologico coltivato su oltre 600 ettari tra Sardegna e Calabria, affiancata da un team di ricerca e sviluppo con sede a Milano, adottando un modello improntato a sostenibilità e biodiversità. È il primo in Italia a nascere da un approccio di agricoltura rigenerativa, che non si limita a ridurre l’impatto ambientale ma punta a restituire vitalità ai suoli, aumentarne la fertilità naturale e trattenere carbonio, generando valore ecologico, economico e sociale.

Il cuore dell’innovazione risiede in un ecosistema agricolo integrato in cui coltivazione, zootecnia e biotecnologie si sostengono a vicenda. Nei campi di avocado le galline ovaiole razzolano liberamente seguendo un sistema di pascolo mobile e rotativo, arricchendo il suolo di sostanza organica e contribuendo alla produzione di uova di alta qualità. A completare il ciclo c’è un allevamento di mosca soldato, le cui larve nutritive garantiscono un’alimentazione completa alle galline mentre i residui vengono trasformati in fertilizzante naturale per i campi e in farine proteiche destinate al pet food e alla zootecnia. Questo processo permette di valorizzare gli scarti e ridurre l’uso di risorse non rinnovabili, rafforzando una filiera agricola realmente circolare.

Nel 2026 entrerà in funzione uno dei primi impianti italiani di piro-gassificazione agricola dedicati alla produzione di biochar da biomassa legnosa autoprodotta. Il carbone vegetale ottenuto sarà impiegato per migliorare la fertilità dei terreni, trattenere l’acqua e immagazzinare carbonio, contribuendo alla generazione di crediti di carbonio certificati. Persea utilizza la tecnologia blockchain per “tokenizzare” i benefici ambientali, rendendoli acquistabili da aziende interessate a progetti di responsabilità sociale con impatti misurabili.

Il modello di Persea, già certificata Roc (Regenerative Organic Certified), impegnata in progetti di filiera sostenibile e socia fondatrice della Regenerative Society Foundation, è stato analizzato attraverso il Regenerative Framework, messo a punto dalla stessa Fondazione insieme a Nativa e alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. La valutazione, che prende in esame aspetti come circolarità, capitale naturale, clima, benessere ed educazione, ha riconosciuto al progetto punteggi particolarmente elevati in circolarità (9/10) e nella valorizzazione del capitale naturale (8/10), con effetti già tangibili in termini di biodiversità, salute del suolo e riduzione delle emissioni.

L’agricoltura rigenerativa e le nuove traiettorie del settore agroalimentare saranno al centro dell’incontro “Il cibo e l’agricoltura del futuro”, in programma il 28 novembre alla Triennale di Milano nell’ambito del Regeneration 20|30 Forum. Paolo Frigati, fondatore e amministratore delegato di Persea, dialogherà con rappresentanti di Sammontana, illycaffè e Irinox per condividere esperienze e strumenti utili alla trasformazione delle imprese verso modelli capaci di nutrire il suolo, favorire la biodiversità e valorizzare gli scarti, costruendo un futuro realmente rigenerativo.

Fonte: Ufficio stampa Persea

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