Giornata mondiale delle Api: il settore si appella al sottosegretario D’Eramo

apicoltura Masaf

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“Un intervento straordinario per l’apicoltura professionale, il sostegno al contrasto alla concorrenza sleale del miele a basso prezzo, intensificazione dei controlli sul miele a scaffale a basso prezzo e la decisione coraggiosa adottare la tracciabilità attraverso blockchain per dare maggiore sicurezza e trasparenza al prodotto che arriva in Italia”. Sono queste le richieste del mondo cooperativo degli apicoltori consegnate da Riccardo Terriaca(nella foto accanto insieme a Chiara Gallonardo conduttrice di Isoradio), segretario generale di Miele in Cooperativa, associazione che fa capo a Confcooperative Fedagripesca, al sottosegretario MASAF Luigi D’Eramo in occasione del convegno svoltosi presso Cantina Frentana a Rocca San Giovanni (CH) per la Giornata mondiale delle api. Il convegno, organizzato da Miele in Cooperativa e Confcooperative Fedagripesca nell’ambito di Generazione Honey, campagna di comunicazione promossa da Agri Rete Service e finanziata dal MASAF, ha voluto fare il punto su un settore “che non ha mai attraversato una crisi così profonda”, ha sottolineato il presidente di Miele in Cooperativa Riccardo Babini.

Il sottosegretario D’Eramo da parte sua ha assicurato pieno appoggio al settore, annunciando che richieste saranno portate al tavolo di confronto convocato al MASAF per il 28 maggio prossimo e sottolineando che il Ministero con gli apicoltori “ha avviato una nuova stagione, perché le regole si scrivono con gli apicoltori. Per questo abbiamo istituito un tavolo che prima non esisteva, dove siedono tutti gli attori del settore”.

“Con l’ok definitivo alla Direttiva Breakfast, grazie alla determinazione dell’Italia in UE – ha aggiunto D’Eramo – abbiamo ottenuto uno straordinario risultato all’insegna di una maggiore trasparenza in etichetta. Vogliamo continuare su quella strada, promuovendo anche un’intensificazione dei controlli che tuteli consumatori e apicoltori da prodotti di provenienza Extra UE, spesso di scarsa qualità, adulterati e venduti a prezzi stracciati. Per valorizzare il miele Made in Italy nel corso del tavolo sarà inoltre condivisa con il settore una prima stesura del Sistema di qualità nazionale. Nelle prossime settimane, inoltre, partirà la campagna di promozione realizzata con Ismea per valorizzare il miele come prodotto di qualità garantita proveniente dai nostri territori”.

A proposito della campagna di comunicazione prossima al lancio, il sottosegretario ha sottolineato come “uno spot ripetuto per un mese non lascia il segno, bisogna dare un metodo alla comunicazione per renderla efficace e perciò intendo coinvolgere le tante istituzioni presenti sul territorio, da Upi ad Anci e Federparchi. Inoltre vogliamo diffondere maggiormente il tema delle api nelle scuole”. Intanto il dirigente MASAF Luigi Ricci ha annunciato dalla platea convegnistica che al primo volume prodotto da Generazione Honey, sotto il coordinamento generale di Lorella Ponzoni, per diffondere la conoscenza del miele italiano se ne aggiungeranno presto altri, con l’obiettivo di creare una collana di utile e accattivante divulgazione di questo prodotto che, come dice lo slogan del libro, “Se è italiano vale di più!”.

Dai molti ospiti intervenuti al convegno, tra cui il presidente del Gruppo Miele del Copa Cogeca Yvan Hennion (nella foto accanto), è emersa la necessità di dare veloci risposte alle numerose criticità che sta affrontando l’apicoltura, alle prese con l’aumento dei costi di produzione e trasporto, le sofferenze produttive inflitte dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento ambientale, i danni portati della concorrenza sleale, frodi e sofisticazioni, e un contesto di consumi in discesa.

Per il rappresentante di Copa Cogeca Yvan Hennion, “le informazioni devono arrivare al consumatore con la massima trasparenza, dall’alveare alla tavola. Una piattaforma blockchain è possibile e la stiamo studiando. Poi intendiamo fare un gruppo di lavoro sulla qualità, e uno per arrivare a uno standard unico delle metodologie di analisi”.

Stante la grave crisi in cui versa il settore, avere “risposte risolutive” alle esigenze degli apicoltori è quanto mai urgente, ha osservato il segretario generale di Miele in Cooperativa, Riccardo Terriaca, lanciando la proposta che “a partire da oggi la Giornata mondiale delle api diventi anche la Giornata degli apicoltori”. La figura degli apicoltori va infatti valorizzata e sostenuta, secondo Terriaca, ricorrendo anche ad una alleanza più forte con i consumatori. “I consumatori hanno una funzione fondamentale che può fare la differenza – ha sottolineato Terriaca – perché sono le loro scelte che possono determinare il futuro degli apicoltori”.

“Se i consumatori continueranno ad orientarsi verso prodotti di scarsa qualità, che arrivano con prezzi inferiori a 2 euro al chilo – ha proseguito Terriaca – il miele italiano continuerà a soffrire della concorrenza sleale del miele importato e spesso frutto di sofisticazioni e si rischierà lo spopolamento del mondo agricolo. Se invece le scelte di acquisto saranno orientate a preferire prodotti di qualità e salubri, che rispettano rigide regole produttive, mieli che siano direttamente collegati agli apicoltori e al territorio in cui essi operano, allora i consumatori contribuiranno a tutelare migliaia di produttori e insieme anche le tante biodiversità del nostro paese, dando un aiuto concreto all’ambiente e alla custodia dei nostri straordinari paesaggi”. Per Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Fedagripesca, il problema della concorrenza sleale e delle frodi è senz’altro una delle criticità maggiori che pesano sul settore, “come del resto su tutto l’agroalimentare italiano”, ha sottolineato a GreenPlanet. “Per risolvere questo problema – ci ha detto – è sicuramente importante intensificare i controlli e questi controlli devono confermare che quello che è dichiarato è proprio quello che c’è all’interno del vasetto del miele”.

Al termine del convegno, gli organizzatori hanno condotto il sottosegretario D’Eramo e i giornalisti intervenuti a conoscere da vicino un apiario. Ad aprire le porte…delle sue arnie, Emilio Iacovanelli, apicoltore di grande esperienza, che, assieme a Riccardo Terriaca, al presidente di Confcooperative Puglia Giorgio Mercuri e al professor Antonio De Cristofaro, ha spiegato dal vivo caratteristiche e comportamenti di questi insetti impollinatori preziosi custodi dell’ambiente.

Cristina Latessa

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