Si è chiusa domenica 11 ottobre la 32esima edizione del Salone Internazionale del biologico e del naturale. La kermesse, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con FederBio e AssoBio, è tra i primi appuntamenti in presenza, dopo quelli rinviati o convertiti in versione digital.
Il SANA Restart, il cui nome rispecchia pienamente la voglia di ‘tornare alla normalità’, ha scontato tuttavia l’incertezza dell’attuale periodo storico con una fiera dai toni fin troppo pacati e dimessi, nonostante una presenza al di sopra delle aspettative con oltre 10mila visitatori.
In ogni caso tra gli addetti ai lavori il morale era alto, grazie soprattutto al buon andamento del settore registrato in questi ultimi mesi (vedi news). Ha dichiarato così Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, in apertura della tre-giorni bolognese: “Ci siamo interrogati sull’opportunità di confermare questo appuntamento, ritenendo strategicamente corretto far ripartire il calendario degli appuntamenti fieristici da SANA, momento principe per confrontarsi su temi cruciali, ancor di più oggi, come la sostenibilità, la salute, il futuro del pianeta. Siamo orgogliosi della risposta che, nonostante le inevitabili difficoltà, la business community del biologico e del naturale ha dato scegliendo di partecipare all’evento, a dimostrazione che l’incontro in presenza resta per molti imprescindibile”.
Per FederBio, la manifestazione “è stata comunque l’occasione per lanciare messaggi forti in un momento in cui l’UE sta puntando decisamente sull’agroecologia, con le strategie di attuazione del Green Deal Farm to Fork e Biodiversità che hanno l’obiettivo ambizioso di triplicare le superfici coltivate a biologico e ridurre del 50% l’uso di pesticidi entro il 2030″.
In linea con il claim “La ripartenza passa dal bio”, consapevoli della rilevanza che il settore sta assumendo e al fine di creare le migliori condizioni per la distribuzione e l’export verso i Paesi con i più alti indici di espansione, il Sana Restart è stata l’occasione per BolognaFiere di finalizzare importanti accordi di business. In primis quello con Alibaba.com, piattaforma di e-commerce B2B leader globale con più di 26 milioni di buyer attivi sul marketplace in oltre 190 Paesi. La partenership siglata è orientata allo sviluppo di forti sinergie commerciali “a tutto campo”, che combina le opportunità offerte dalle manifestazioni fieristiche (tradizionali e digitali) alle potenzialità proprie del canale e-commerce.
Con SANA Restart hanno poi preso il via il percorso Free From Hub, dedicato alla presentazione di trend e novità del segmento free from, la partnership con Slow Food che ha presentato un Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, e il SANA Organic Tea (organizzata in collaborazione con l’associazione In-Tè), sebbene quest’ultima solo in versione ‘preview’ dell’evento in programma a settembre 2021.
Ottimi riscontri da parte degli organizzatori e del pubblico per il Bio & Consumi Awards, organizzato da Tespi e articolato nelle categorie Alimentazione e Cosmetica.
Sul fronte enologico è più che positivo il bilancio della prima edizione del Bio Wine Festival, evento organizzato in partnership con SANA Restart all’interno del Volvo Congress Center di Bologna Congress.
In ultimo, non per importanza, durante la giornata di inaugurazione del Salone si è tenuta la seconda edizione di ‘Rivoluzione Bio – gli Stati Generali del biologico’, promossi da BolognaFiere in collaborazione con FederBio e AssoBio e la segreteria organizzativa di Nomisma (vedi news).
Dunque un’edizione ridimensionata nei toni e negli spazi, se solo si pensa che degli oltre 900 espositori del 2019 quest’anno ne erano presenti appena un terzo, ma che non viene messa in scacco dal Coronavirus, anzi, rilancia dando appuntamento al SANA 2021 (Bologna, 9-12 settembre 2021) forte di un comparto sano e in continua crescita.
Chiara Brandi