Il biologico come risposta strategica alle difficoltà della filiera agroalimentare alle prese con gli effetti della guerra in Ucraina, i prezzi dell’energia alle stelle e, a cascata, l’inflazione. Ne è convinto Renato Calabrese, direttore generale di Probios (nella foto di apertura) azienda di distribuzione di alimenti biologici certificati dal 1978, che ha sede a Calenzano, nel Fiorentino, e oggi è presente in 47 Paesi.
“Il biologico – ha dichiarato Calabrese – ha da sempre scelto di fare grandissima ricerca e di dedicarla ai prodotti del territorio. E’ chiaro che questo tipo di attività riduce di molto il trasporto delle materie prime e consente di avere un ancoraggio ai mercati locali e forse il bio può essere una risposta alle problematiche dell’inflazione perché si riesce a fare ricerca e sviluppo partendo dai prodotti del territorio”.
Probios, distribuita oggi in 4.000 punti vendita e nel canale online, negli anni ha legato il proprio brand alle linee free from con 1.000 prodotti biologici, di cui 450 gluten free e 140 “senza latte“. Un offerta che in questi anni è stata premiata dal mercato: “La nostra è una azienda in crescita che è riuscita a sviluppare una crescita di circa il 10% negli ultimi due anni – ha spiegato Calabrese – E’ chiaro che il bio è un trend in crescita e noi lo stiamo sperimentando ed è chiaro che come aziende dobbiamo essere molto capaci a essere un passo avanti come innovazione per risultare interessanti ogni giorno per i nostri consumatori”.
Con 30 milioni di euro di fatturato registrato nel 2021, il futuro di Probios è all’insegna dell’innovazione. L’azienda fiorentina ogni anno investe il 3% del fatturato in ricerca e sviluppo, una percentuale destinata a crescere negli anni, e che consente di portare sul mercato sempre nuove referenze come quelle presentate a Sana, il salone del biologico a Bologna, dove prima colazione e snack sono stati il focus:
“Allarghiamo la nostra offerta della prima colazione con una nuova linea di porridge, 3 nuove referenze per il mondo dell’alimentazione vegana – ha raccontato – e puntiamo ancora di più sulla linea di senza zuccheri con tre nuove marmellate”.
In questo modo si amplia la linea di prodotti free from “senza zuccheri aggiunti”, grazie ai quali l’azienda ha registrato un incremento del 20% lo scorso anno e al tempo stesso si rafforza l’offerta nei segmenti core, come il gluten free, che nel 2021 è cresciuto del 12%, ben oltre l andamento del comparto.
Fonte: Askanews