Con un valore di 8 miliardi di euro, la Cina rappresenta il quarto mercato al mondo per consumo di prodotti biologici, l’8% sul totale delle vendite globali di prodotti bio. Sono questi alcuni dei dati di cui si è discusso nel Focus Cina presentato in occasione del secondo webinar online del progetto ITA.BIO. La piattaforma, promossa da ICE e Federbio e curata da Nomisma, ha l’obiettivo di fornire dati, informazioni e servizi a supporto dell’internazionalizzazione del biologico Made in Italy.
Il Covid-19 ha rappresentato un fattore di accelerazione del consumatore cinese in termini di ricerca del benessere, attenzione alla salute e ruolo del cibo per la sua salvaguardia, fattori che hanno impresso un importante effetto-traino per i prodotti biologici.
Il marchio biologico non è però l’unico elemento che conta nella scelta da mettere nel carrello. Il consumatore richiede coerenza e sostenibilità a 360°: il 29% degli user bio ritiene importante che la confezione sia eco-friendly o che il prodotto sia stato fatto rispettando l’ambiente (minori emissioni di CO 2, zero sprechi, uso di energia rinnovabile ecc…). Il secondo criterio di scelta dei prodotti bio è l’origine (22% complessivamente fa attenzione a questo aspetto quando fa la spesa bio), preferibilmente da paesi stranieri di cui si apprezza la qualità (12%).
L’Italia risulta al primo posto tra i Paesi che producono i prodotti di maggiore qualità secondo il consumatore cinese, sia relativamente ai prodotti alimentari in generale (17% indica “Italia” quando pensa ad un Paese produttore di eccellenze del FOOD & BEVERAGE) che per quelli a marchio bio (18%).
“L’accordo già sottoscritto tramite FederBio Servizi con l’organismo di certificazione cinese CHINA ORGANIC FOOD CERTIFICATION CENTER, il supporto di Bologna Fiere China e l’attività di analisi dei mercati svolta in collaborazione con Nomisma, integrata al sistema ICE e al desk dedicato attivato da FederBio, forniscono alle aziende italiane che vogliono avviare o consolidare la presenza sul mercato cinese, informazioni, assistenza e contatti utili per orientare con successo le proprie strategie commerciali e incrementare le esportazioni del bio Made in Italy”, ha dichiarato nel corso del webinar Paolo Carnemolla, Segretario Generale di FederBio.
Maria Ida Settembrino