IFOAM ribadisce il NO alle NGT in vista della proposta del Parlamento UE

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In una risoluzione adottata in occasione della sua Assemblea Generale, il movimento biologico europeo ha ribadito che la produzione biologica deve rimanere libera da OGM, comprese le Nuove Tecniche Genomiche (NGT). Inoltre, ha sottolineato l’importanza di mantenere la possibilità di un approccio sistemico all’innovazione in agricoltura.

La risoluzione precede la pubblicazione da parte della Commissione europea di una proposta sulle Nuove Tecniche Genomiche, prevista per il 5 luglio (vedi news). Il Commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski (nella foto di apertura insieme al presidente IFOAM, Jan Plagge), ha ricevuto la risoluzione durante una cerimonia ufficiale di consegna e ha assicurato al movimento biologico la sua vigilanza sull’impatto della proposta NGT sull’agricoltura biologica.

Il presidente di IFOAM Organics Europe Jan Plagge, ha sottolineato che: “Per rendere i nostri sistemi alimentari veramente sostenibili, dobbiamo abbandonare le soluzioni a breve termine ad alta intensità di input, che includono la promozione di tecnologie specifiche con benefici non dimostrati e potenziali effetti e rischi indesiderati. L’ingegneria genetica, con le sue promesse di sostenibilità al momento ancora vane, e un’attenzione ristretta a geni o tratti specifici, ignora la complessità delle interazioni in un determinato agroecosistema. Per decenni, il movimento biologico è stato uno dei principali promotori dei sistemi rigenerativi basati sulla natura e dell’innovazione agroecologica. Per salvaguardare questo approccio olistico all’innovazione agronomica, la legislazione dell’UE deve proteggere la produzione senza OGM e quella biologica dalla contaminazione, attraverso la tracciabilità obbligatoria lungo tutta la catena di produzione e l’etichettatura dei consumatori, che sono l’unico modo per prevedere una vera coesistenza.”

Jan Plagge ha anche messo in guardia sull’impatto dei brevetti su piante e animali associati agli NGT: “I nuovi OGM contribuiranno a monopolizzare i brevetti sul materiale genetico nelle mani di poche aziende. La tracciabilità è essenziale per proteggere gli allevatori e gli agricoltori dai brevetti sulle sementi – una preoccupazione comune a molte organizzazioni di agricoltori – e per salvaguardare la possibilità di un approccio più sistemico e realmente sostenibile alla selezione delle piante, che tenga pienamente conto della complessità degli agroecosistemi”. La risoluzione del movimento biologico a favore di un approccio sistemico all’innovazione e alla sostenibilità – Mantenere il biologico libero da OGM – è stata adottata con una maggioranza schiacciante (97,69% di voti a favore, 2,31% contrari) all’Assemblea generale di IFOAM Organics Europe a Bruxelles mercoledì 21 giugno 2023.

La risoluzione di IFOAM Organics Europe

La risoluzione riafferma la richiesta di allevatori, agricoltori, trasformatori, certificatori, commercianti e dettaglianti biologici di preservare la loro libertà di scelta di rimanere privi di OGM, compresi gli OGM derivati da nuove tecniche genomiche (NGT). Anche i produttori biologici vogliono rispettare l’impegno assunto nei confronti dei consumatori di garantire un processo produttivo privo di OGM. Per questo motivo, il principio dell’etichettatura e della tracciabilità sancito dalla legislazione vigente, che consente di identificare gli OGM lungo tutta la filiera, deve essere mantenuto e applicato a tutte le NGT.

Inoltre, la risoluzione sottolinea l’importanza di considerare l’impatto negativo della proposta NGT sui brevetti di piante, semi, tratti naturali e informazioni genetiche come una minaccia al modello europeo di allevamento. Esprime poi il proprio sostegno alle politiche dell’UE come l’European Green Deal, la Farm to Fork e le Strategie dell’UE per la biodiversità, che pongono giustamente l’agricoltura biologica al centro di una transizione verso sistemi alimentari sostenibili. Questo perché un sistema alimentare sostenibile dipende dalla prosperità della flora e della fauna, che dipende dall’applicazione del principio di precauzione e dei principi di cura, salute, ecologia ed equità. Pertanto, la risoluzione invita a promuovere sistemi agroecologici resilienti, tenendo conto della complessità delle interazioni in natura, piuttosto che affidarsi a soluzioni tecnologiche a breve termine con benefici non dimostrati e potenziali rischi indesiderati. Inoltre, presenta le sue forti preoccupazioni riguardo alla potenziale esenzione dal quadro giuridico dell’UE sugli OGM delle cosiddette colture NGT “simili a quelle convenzionali”. Infine, chiede che l’onere di garantire una produzione esente da OGM non ricada sugli operatori esenti da OGM.

Fonte: IFOAM

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