Le catene di supermercati europee e del Regno Unito dovrebbero schierarsi contro la “deregolamentazione degli OGM”. È l’appello firmato da oltre 60 organizzazioni – tra cui Slow Food, Compassion in World Farming, Via Campesina, IFOAM Europa – volto ad esortare la Grande Distribuzione Organizzata “ad agire contro i recenti sviluppi nel Regno Unito e in UE che potrebbero portare a una deregolamentazione degli alimenti geneticamente modificati”.
Le associazioni si riferiscono all’intenzione della Commissione europea di proporre un nuovo regolamento sulle piante prodotte con le biotecnologie di ultima generazione, come l’editing del genoma (già in primavera in Italia le associazioni si erano mosse contro la possibile deregolamentazione degli OGM).
Nel Regno Unito è già in discussione un progetto di legge (vedi news) che distingue la regolamentazione di piante transgeniche e di quelle realizzate con tecniche più recenti.
“Se questi piani andranno avanti, i requisiti esistenti per la valutazione del rischio, la tracciabilità e l’etichettatura degli OGM potrebbero essere abbandonati per un’ampia gamma di organismi geneticamente modificati”, accusano le ONG.
L’appello delle ONG arriva dopo la chiusura della chiamata pubblica di Bruxelles ai cittadini europei invitati a dare un’opinione proprio rispetto al tema delle new breeding techniques.
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA…
E se da una parte c’è chi teme le nuove tecniche di editing genomico, dall’altra c’è chi – come il deputato Filippo Gallinella (nella foto accanto), presidente uscente della commissione Agricoltura della Camera e primo firmatario della proposta di legge sulle TEA – ne plaude l’esito.
Fonte: ANSA – Ufficio stampa Mipaaf