Almaverde Bio: +17,2% nei primi 4 mesi dell’anno

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Se è vero che nei momenti di crisi nascono le migliori opportunità, Almaverde Bio, il marchio leader del biologico, ha colto in pieno l’occasione, sulla scia del boom di consumi bio registrati durante il periodo di emergenza sanitaria da Covid19.

Nuove modalità di comunicazione, adattamento dei format di vendita in store e potenziamento dell’online sono solo alcuni tra gli strumenti messi in campo.
Il punto sulla stagione ortofrutticola del brand romagnolo è stato fatto venerdì 22 maggio alla presenza – rigorosamente da remoto – di Ernesto Fornari, Direttore di Canova, società del Gruppo Apofruit specializzata in ortofrutta fresca ed esclusivista per Almaverde Bio, e di Paolo Pari e Ilenio Bastoni, rispettivamente Direttore e Presidente di Almaverde Bio. 

I risultati di vendita nel primo quadrimestre dell’anno segnano un +17,2% di fatturato rispetto al 2019 e un +10,7% in volume. “Sono numeri – ha dichiarato Ernesto Fornari – molto significativi che non denotano solo un incremento di valore della produzione ma anche un importante aumento in termini di quantità, ancora più importante se si pensa che abbiamo azzerato totalmente le vendite in Horeca (mense aziendali, scuole ecc). Abbiamo rilevato performance eccezionali su tutti i prodotti ad alto contenuto di vitamina C, kiwi, arance, limoni. Buonissimi risultati di vendita anche per i prodotti di stagione come gli asparagi e fragole ma anche pomodoro ciliegino e datterino così come cavolfiori e broccoletti”.

Da segnalare le buone performance di prodotti di I Gamma evoluta che, sebbene rappresentino ancora una nicchia, per Almaverde Bio hanno ottime prospettive per il futuro rappresentando un buon compromesso tra prodotto fresco ed elevato contenuto di servizio.

In questo senso, anche nella IV Gamma si sono registrate performance più che soddisfacenti in particolare verso l’estero, Grecia, Germania e Belgio in primis. Un vero successo se considerata la debacle del prodotto convenzionale appartenente alla stessa categoria di proposta.

Sul fronte novità, dopo la recente partnership con la piemontese Gullino per le mele e i kiwi, arriva la nuova collaborazione con il Gruppo mantovano Francescon per la commercializzazione delle angurie categoria midi La Perla Nera, confermando tale formula quale scelta vincente per Canova. Un aspetto importante anche per quel che riguarda la logistica poiché, attraverso accordi di spedizione diretta, è garantita la freschezza dei prodotti e la tempestività delle consegne.

Infine, l’imposizione delle limitazioni durante i mesi di lockdown hanno portato a consolidare la rete digitale di tecnici distribuita su tutto il territorio nazionale, da Cuneo a Trapani, attraverso strumenti di comunicazione da remoto.
In questo senso, un ulteriore segnale di grande ascesa per la società di Longiano sono le performance di Fruttaweb, il canale di e-commerce di proprietà. Nel mese di aprile gli ordini hanno raggiunto il record di 1.000 a settimana contro uno standard intorno ai 300 ordini settimanali.

“I consumatori hanno molto modificato le abitudini di acquisto. La digitalizzazione e l’acquisto online anche dell’ortofrutta ha subito una forte impennata e ad oggi registriamo tendenze che ci indicano che non si tornerà completamente indietro, grazie a un fatturato del bimestre marzo-aprile attorno ai 145 mila euro. Nei primi due mesi dell’anno, prima del lockdown,  le vendite del sito si aggiravano tra i 25 e i 30 mila euro ed erano quasi completamente generate da consegne B2B legate al progetto Brain Fruit, al momento sospeso per cause di forza maggiore. Per imprese come le nostre che sono direttamente collegate alla produzione, il portale è un efficace strumento di contatto che permette di comunicare direttamente con il consumatore i valori, le informazioni e le peculiarità dei diversi prodotti e delle aree produttive di provenienza”, ha commentato Paolo Pari.

“Questa esperienza – conclude Ilenio Bastoni – ci ha confermato che si devono cogliere al volo le opportunità; in questo senso, come Gruppo la prossima sfida che ci imponiamo è quella del biodinamico oltre a quella del rinnovo di tutti gli imballaggi in ottica eco-sostenibile, un processo che abbiamo già intrapreso e che riprenderemo a brevissimo”.

Chiara Brandi

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