C’è anche Girolomoni è presente tra le aziende italiane presenti al Biofach, la fiera b2b dedicata al mondo del bio in corso in questi giorni a Norimberga (Germania).
La cooperativa marchigiana, nata 50 anni fa a Isola del Piano (PU), è infatti una delle realtà di spicco della Regione Marche all’interno della collettiva Food Brand Marche (Hall 1 stand 171).
“Il commercio estero rappresenta oltre il 75% dell’intero fatturato: è quindi fondamentale per noi prendere parte attiva a una delle fiere più importanti a livello internazionale nel nostro settore”, ha commentato Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Cooperativa Girolomoni.
Da sempre l’export è un crocevia fondamentale per l’azienda Girolomoni: la cooperativa bio ha infatti registrato per questa voce dall’inizio dell’anno un aumento pari al 25% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente.
Con il bilancio 2021 chiuso a quota 16.2 milioni di euro, Girolomoni prospetta per l’anno in corso di attestarsi attorno ai 18 milioni di euro di fatturato, nonostante il difficoltoso periodo che si sta vivendo nel mondo cerealicolo.
Ad oggi la virtuosa realtà biologica delle Marche, che coinvolge in filiera oltre 400 aziende agricole grazie alla cooperativa Montebello, esporta pasta biologica in 28 Paesi in tutto il mondo. I mercati di punta per Girolomoni sono Francia, Stati Uniti e Germania. Mentre questo trio sta continuando a registrare un costante aumento di consumi, l’interesse a consumare prodotti bio Girolomoni dall’altra parte del mondo si sta confermando su Asia, Medio Oriente e Oceania. Ultimo in ordine di tempo, l’ingresso fra i clienti della cooperativa marchigiana degli Emirati Arabi, che recentemente hanno dimostrato di apprezzare la pasta biologica dalla filiera chiusa.
“A cinquant’anni dall’avviamento della nostra cooperativa, fondata dai miei genitori per contrastare l’abbandono delle nostre colline, partecipare a una fiera di respiro internazionale è per noi motivo di vero orgoglio – ha concluso il presidente Girolomoni – perché significa rendere omaggio al nostro passato, senza mai distogliere lo sguardo dal futuro, ampliando così i nostri orizzonti in termini di mercato e di vedute”.
Girolomoni tra i finalisti degli EU Organic Awards
Sono stati resi noti pochi giorni fa i finalisti del premio istituito dalla Commissione europea, insieme con altri organismi comunitari, per valorizzare le migliori realtà europee attive nel mondo del biologico. La Cooperativa marchigiana, impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica con attività principale nella produzione della pasta, è l’unica realtà italiana tra le tre selezionate nella categoria “Piccole e medie imprese”; mentre provengono da Austria e Germania le altre due aziende finaliste.
I vincitori saranno annunciati a Bruxelles il 23 settembre 2022, in occasione della Giornata europea del biologico (vedi news).
“Attendiamo con emozione l’annuncio dei vincitori – ha commentato Giovanni Battista Girolomoni (nella foto accanto) – ma essere tra coloro che meglio producono, promuovono e innovano il biologico in Europa è già un risultato straordinario. Un riconoscimento per tutta la filiera, interamente votata al biologico e controllata, che abbiamo faticosamente costruito in oltre 50 anni di lavoro, coinvolgendo oltre 400 agricoltori: questo modello unico di produzione della pasta, che va dal seme e arriva fino al piatto, è il nostro tratto distintivo”.
Gli EU Organic Awards sono organizzati congiuntamente dalla Commissione europea, il Comitato economico e sociale europeo (EESC), il Comitato Europeo delle Regioni, COPA-COGECA e IFOAM Organics Europe. La giuria è composta da rappresentanti di queste organizzazioni, nonché da rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE.
Il Premio, alla sua prima edizione, è stato istituito in conseguenza delle scelte strategiche adottate dall’Unione europea per una decisa valorizzazione del biologico e un incremento della produzione. In particolare, gli EU Organic Awards sono stati lanciati con l’obiettivo di dare un riconoscimento all’eccellenza lungo tutta la filiera, premiando gli attori biologici migliori e più innovativi che contribuiscono a ridurre l’impatto sul clima e sull’ambiente e le cui azioni aiuteranno a realizzare le ambizioni delle strategie Farm to Fork e Biodiversity.
I criteri per la valutazione dei candidati comprendevano non solo la qualità dei prodotti e i risultati aziendali, ma il contributo allo sviluppo del proprio territorio, l’impegno per l’ambiente e per la promozione dei valori del biologico.
Nella competizione, Girolomoni ha fatto valere i suoi punti di forza. A cominciare dall’aspetto che rende questa storica cooperativa un caso unico in Europa, ovvero l’aver costruito una filiera bio che copre tutto il ciclo produttivo: il grano viene coltivato dalle oltre 400 aziende italiane coinvolte nella filiera (per la gran parte marchigiane), viene macinato nel mulino della Cooperativa e diventa semola, impastata con l’acqua di collina nel pastificio adiacente, infine si trasforma in pasta, venduta in tutto il mondo. Altro punto fondamentale è la spinta innovativa: a partire dai metodi utilizzati da Gino Girolomoni, pioniere del bio in Italia negli anni ’70, fino all’oggi, con una continua ricerca per la tutela della biodiversità e lo sviluppo di tecniche all’avanguardia: tra gli ultimi progetti realizzati, la selezione della prima varietà di grano duro specifica per il biologico (vedi news).
Nominata nel 2020 fra gli Ambasciatori dell’economia civile, la Girolomoni ha i principi di sostenibilità tra i valori fondanti: tra le ultime misure adottate, un packaging di carta riciclabile e plastic free.