“Per me ogni olio di qualità è semplicemente la profumata espressione di un territorio. Il mio sogno è imbottigliare la migliore espressione della mia terra”. Così Vincenzomaria Giuliani realizza il suo sogno. Ha dato una svolta alla produzione di olio che da sempre è stato fatto in famiglia, marginale rispetto alla coltura principale dell’azienda che, da cinque generazioni, lavora prevalentemente cereali, grano duro in primis, ma anche mandorle, uva e olivi. Nonostante la forte tradizione agricola, quasi tutti i componenti sono farmacisti, lui compreso. “Sto con un piede in campagna e con l’altro in farmacia”.
Siamo nell’Alto Tavoliere delle Puglie, in provincia di Foggia, dove “il magnifico Gargano protegge dai venti freddi del Nord, rendendo la nostra una terra generosa, ricca, colorata. L’azienda agricola è un’eredità dei nonni materni. Agricola Giuliani rappresenta un po’ la rivoluzione che ho portato avanti soprattutto nel processo di trasformazione delle olive e nella conduzione agricola degli oliveti”. Ventisette anni, Vincenzomaria è la giovane linfa di questa azienda di 150 ha complessivi di cui 17 olivetati con circa 4mila piante soprattutto di Peranzana, ma anche Leccino, Frantoio, Bella di Cerignola, e Ogliarola garganica.
Bio, una questione di rispetto
La scelta del marchio bio “è una questione di rispetto. È una scelta etica del produttore, nel nostro caso rappresenta l’impegno di onorare la promessa che ci siamo fatti anni fa. Restituire ai nostri figli un mondo più pulito di quello che abbiamo ereditato dai nostri padri. Anche per gli oliveti abbiamo fatto questa scelta e, pur essendo ancora in conversione (ogni anno acquistiamo nuovi terreni), da anni ormai per il loro trattamento antiparassitario utilizziamo solo prodotti contemplati dai più rigidi disciplinari di agricoltura biologica.
Vincenzomaria dice di essere sempre stato affascinato dai profumi dell’olio nuovo, dal suo colore, dalla fatica delle lunghe giornate di raccolta, persino dai rumori del frantoio. Ma solo da pochi anni ha capito che la convinzione in famiglia di aver sempre prodotto un olio eccellente “era fondata sul nulla”. Come spesso accade nelle aziende dove l’olio si produce da generazioni si pensa che quello sia il più buono del mondo. Ma poi arriva la batosta.
Il falso mito
“Con il background di queste false convinzioni mi sono iscritto a un corso di assaggio di Evoschool. Nella sala piena di gente ci è stato chiesto se ci fosse qualche produttore in sala disposto far assaggiare il suo olio. Io, ho risposto subito. Avevo creato la prima etichetta ed ero veramente fiero del mio lavoro, l’avevo disegnata su PowerPoint si presentava bene ed ero convinto della qualità del prodotto. Ho iniziato a vedere che chi assaggiava storceva il naso individuando un difetto dopo l’altro. È come se mi avessero inferto una pugnalata. Ho chiamato i miei dicendo ‘che figura mi avete fatto fare, cosa mi avete raccontato fino adesso?’. È stata una rivelazione che mi ha segnato e per la quale ho perso due, tre anni di studio. Dovevo concentrarmi per capire come correggere tutti gli errori commessi fino ad allora: dal tempo e dalle modalità di raccolta al trasporto delle olive fino alla filtrazione che non avevamo mai fatto. Da quel momento c’è stata la svolta, un bel salto qualitativo e abbiamo cominciato anche a vendere più olio”.
La giusta strada
Vincenzomaria afferma di non avere ancora raggiunto alcun traguardo ambizioso (anche se diversi riconoscimenti importanti ci sono stati), ma i numerosi plausi alla qualità e, soprattutto, la fedeltà di clienti, amici, distributori, colleghi gli fanno pensare di essere sulla strada giusta.
La conferma viene da EXUA, la gamma di alta qualità di Agricola Giuliani, con il monovarietale di Peranzana (Exua127, l’extravergine di punta), il classico (blend di Peranzana e Leccino) e, new entry di quest’anno, Bellissima, dove la Peranzana è arricchita dei profumi molto caratteristici della Bella di Cerignola. “Un blend dove comunque i sentori dell’una e dell’altra sono nettissimi e celebrano il territorio perché entrambe sono varietà intimamente legate a questa terra”.
“La nostra merenda preferita è ancora pane e olio – afferma – la migliore, con il pane e l’extravergine che vengono dai nostri campi”. Un olio “da olive chiare, EX Ulivis Albis (da qui il nome che abbiamo scelto per il nostro prodotto), come i Romani definivano quello riservato ai banchetti dell’aristocrazia del tempo, dimostrando che anche allora, pur senza le odierne conoscenze agronomiche, i migliori oli erano quelli provenienti da una raccolta precoce. Agli schiavi era riservato il Cibarium ottenuto da olive bacate e raccolte da terra”.
Progetti per il futuro? A piccoli passi
“Nella testa mi frullano troppe idee, alcune realizzabili, altre meno, altre forse. Posso dire però che mi piacerebbe controllare meglio tutta la filiera. Per ora stiamo focalizzando l’attenzione sull’acquisizione delle licenze per il frantoio. Una volta che l’avremo sarà tutto molto più semplice. Anche per organizzare iniziative, degustazioni, eventi in azienda: nei nostri progetti c’è anche l’oleoturismo”.
L’extravergine di Agricola Giuliani può essere ordinato sull’e-commerce del sito aziendale e viene distribuito, oltre che in diverse regioni italiane, in Germania, Austria, Belgio, Olanda e Francia.
Daniela Utili
Prezzo bottiglie da 500 ml:
Exua Classico: €12.00
Exua 127: €16.00
Exua Bellissima: €18.00
Bag in box 3 litri (blend): € 37.50.
Info:
Agricola Giuliani – P.zza G. Canelli, 8 – 71034 Castelnuovo della Daunia (FG)
Cell.: +39 338 7986782