Riprende a Bruxelles il dibattito sulle NGT in vista del voto del 24 gennaio

Parlamento UE

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Sta entrando nel vivo a Bruxelles il dibattito sull’editing genetico. Obiettivo è il raggiungimento di un accordo entro il 24 gennaio prossimo, giorno in cui è previsto il voto della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI).

Il dossier, redatto dall’europarlamentare di centro-destra Jessica Polfjärd, sta diventando sempre più divisivo, con i gruppi di destra che si uniscono per spingerlo avanti, mentre la sinistra rimane divisa.

Se la votazione di mercoledì prossimo avesse esito positivo, lo step successivo sarà far approvare la legge in plenaria entro la fine del mandato legislativo. Gruppi come il Partito Popolare Europeo (PPE), Renew, Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e Identità e Democrazia (ID) sono favorevoli alla relazione stilata da Jessica Polfjärd del PPE, poiché ritengono che i requisiti della direttiva sugli OGM del 1999 non siano adatti alle nuove tecniche che, se deregolamentate e quindi applicate, potrebbero portare miglioramento all’agricoltura.

Il parlamentare socialista francese Christophe Cleargeau, relatore ombra, ha chiesto di riprendere le discussioni dopo che l’autorità sanitaria francese ha criticato la base scientifica delle NGT. Cleargeau ha accusato Polfjärd di ignorare le conclusioni e di non rispondere alle richieste di riconsiderare la proposta.

Alcuni gruppi, come i Socialdemocratici (S&D), richiedono ulteriori discussioni interne prima di definire la posizione di voto. I Verdi hanno sollevato preoccupazioni sugli effetti indesiderati delle NGT su salute umana ed ecosistemi.

A livello di Stati membri si discute ancora sulla brevettabilità dei prodotti basati sulle NGT, con il Consiglio dell’UE che affronta divisioni significative. Nel dicembre scorso, i ministri dell’agricoltura dell’UE non hanno raggiunto un accordo sulle nuove regole, con molte preoccupazioni sulla mancata risposta dell’esecutivo dell’UE sulla questione dei brevetti. Questo potrebbe consentire di brevettare le NGT sotto le regole degli OGM, limitando l’accesso di agricoltori e scienziati alle nuove varietà vegetali. La presidenza belga del Consiglio dell’UE ha dichiarato di lavorare sulla questione ma il testo non è ancora pronto per il dibattito politico, quindi non sarà all’ordine del giorno del prossimo incontro dei ministri dell’agricoltura il 23 gennaio.

La Redazione

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