Intervenendo alla sessione mattutina degli Stati Generali del Bio, organizzati da FederBio, Assobio e BolognaFiere nell’ambito del SANA Restart, Paolo De Castro, europarlamentare alla vice presidenza della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, ha parlato della possibilità concreta che dal Recovery Fund arrivi una pioggia mai vista di contributi all’agricoltura italiana.
“Navigare in un mare in burrasca è sempre stato difficile. E rischioso. Ma la Politica comune 2021-27, comunque vada, sarà varata nel porto sicuro dell’Unione Europea. Con tutti gli accorgimenti che la situazione richiede, ma anche con un ventaglio di opportunità senza precedenti”, ha dichiarato ottimista De Castro.
Il piano del Recovery Fund, o Next Generation UE, mette nella disponibilità dell’Italia circa 209 miliardi di euro da investire che dovranno essere utilizzati anche per “trasformare la nostra agricoltura e la nostra filiera agroalimentare in un volano di crescita per le generazioni future”.
In tal senso, ieri, lunedì 12 ottobre, in Commissione agricoltura al Parlamento UE è stata votata la proposta di regolamento che andrà a incardinarsi nel Recovery Fund con una dotazione per l’agricoltura di almeno 10 miliardi di euro. Attraverso questo atto emendativo – che dunque si inserirà direttamente nel regolamento transitorio della PAC senza ulteriori passaggi -, di cui De Castro è relatore, l’impegno dell’Europa è di far arrivare ad agricoltori e produttori – già dal 2021 e per tutto il 2022, ovvero per l’intero periodo della “PAC Transitoria” – gli oltre 8 miliardi di euro a prezzi correnti fissati dal Consiglio UE per la ripresa economica e sociale delle aree rurali.
In dettaglio, si tratta di 2,387 miliardi per 2021 e 5,683 miliardi per il 2022, con la modalità di ripartizione 30% e 70%, che saranno destinati al Feasr, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. A questi poco più di 8 miliardi si aggiungono i 2,6 miliardi previsti dal bilancio ordinario UE per finanziare la ripresa nel 2021.
Di tutto questo pacchetto, circa 1,2 miliardi arriveranno agli agricoltori italiani. “L’importo, tuttavia, grazie al co-finanziamento nazionale, potrà essere come minimo raddoppiato“, ha sottolineato l’europarlamentare. “A quel punto – ha aggiunto – saranno determinanti l’attenzione e la volontà politica del Governo italiano di sostenere il settore, che anche in tempi di crisi continua a garantire l’approvvigionamento di materie prime e la sicurezza alimentare ai cittadini”.
Al momento, la dotazione di risorse proprie della futura PAC è legata al bilancio del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 che dovrà essere approvato in via definitiva entro l’anno dai capi di Stato e di Governo. “All’interno di quel pacchetto, che andrà concordato con la Commissione e il Consiglio in sede di Trilogo – ha concluso De Castro – c’è anche la ‘fiche’ agricola del Recovery Fund che dovrà servire a promuovere investimenti green su più fronti: per abbassare le emissioni inquinanti, per incrementare la sicurezza sul lavoro con lo svecchiamento del parco macchine, per incentivare la digitalizzazione e i processi di smart farming per un’agricoltura di precisione e sempre più conservativa, supportata da innovazione e ricerca. Obiettivi che, in pratica, anticiperanno alcuni contenuti della strategia Farm to Fork”.
La conferenza stampa di De Castro, per l’aggiornamento circa l’esito definitivo della votazione di ieri e le modalità di ripartizione finanziaria degli 8 miliardi di euro messi a disposizione dal Next Generation EU recovery fund, è in programma oggi pomeriggio, martedì 13 ottobre, alle 14,30 ed è disponibile in streaming
Chiara Brandi