NaturaSì: dopo l’accordo sindacale arriva il piano strategico di sviluppo

FAUSTO JORI NATURASì

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NaturaSì chiude con un accordo il tavolo sindacale aperto la scorsa settimana (leggi news) e rilancia con un piano di ripresa.
È stata approvata lo scorso 10 febbraio la richiesta di intervento di cassa integrazione straordinaria della durata di un anno con la causale ‘contratto di solidarietà’ per circa 390 collaboratori. Subito dopo, nello stesso giorno, l’azienda ha varato un piano di rilancio che, prevede fra l’altro, uno sviluppo del canale online e una maggiore focalizzazione sul mercato B2B della nuova azienda del gruppo, Biotobio, con l’obiettivo di rafforzare la leadership nella distribuzione nell’Horeca. 
Ne parliamo con Fausto Jori, amministratore delegato di EcorNaturaSì, la storica insegna dedicata al Bio, in un’intervista esclusiva per GreenPlanet.

– Da dove nasce questa crisi?
“Il mercato alimentare italiano ed europeo, compreso quello del biologico – ci spiega Jori -, sta attraversando un momento di complessiva difficoltà. A partire dalla scorsa estate, complici i costi crescenti dell’energia, delle materie prime e dei trasporti che stanno impattando sul comparto agroalimentare, si registra una contrazione che interessa tutta la distribuzione. Molte famiglie sono in difficoltà e vivono uno stato di incertezza e insicurezza rispetto al futuro che le porta a una maggiore attenzione ai consumi, anche alimentari, dovendo sostenere costi crescenti in molti ambiti e, in particolare, in quello energetico. Dopo anni di continua crescita, il biologico specializzato in tutta Europa sta risentendo dello stato di insicurezza in cui versano molte famiglie e della difficile situazione economica”.

– Potrebbe darci qualche misura dell’impatto dell’attuale congiuntura di mercato sulla vostra azienda?
“Nello specifico, anche noi ci stiamo confrontando con un aumento del costo dell’energia elettrica di circa il 70% nel 2021 e del 175% nel solo mese di dicembre. L’incremento dei costi delle materie prime è spropositato. In questo quadro generale, EcorNaturaSì sta rivedendo alcuni modelli organizzativi del sistema aziendale”.

– In che modo?
“Considerata la complessiva incertezza per le previsioni economiche 2022, la nostra azienda ha ritenuto di intervenire in ottica di prudenza, lavorando già da diversi mesi alla revisione dei costi e dei processi. Per questo, accanto alla riorganizzazione della rete di vendita, sono stati aperti tavoli di confronto locali con sindacati e collaboratori, nei quali giovedì 10 febbraio è stata approvata la richiesta di intervento di cassa integrazione straordinaria con la causale contratto di solidarietà per i circa 390 collaboratori delle nostre sedi”.

– In cosa consiste?
“Si tratta di un accordo tra l’azienda e le rappresentanze sindacali sulla riduzione dell’orario di lavoro, al fine di mantenere il più possibile l’occupazione. La diminuzione delle ore di lavoro settimanali andrà da un minimo di 4 ad un massimo di 16 ore per i lavoratori a tempo pieno, ore per le quali sarà previsto l’intervento degli ammortizzatori sociali. L’accordo per il contratto di solidarietà è stato condiviso dalla maggioranza dei lavoratori e durerà per un anno. Un contributo per il contenimento dei costi verrà dato anche da amministratori e dirigenti, in linea con i principi di solidarietà che ispirano da sempre l’azienda”.

– Contestualmente avete varato un piano di rilancio. Quali sono i suoi punti essenziali?
“Nello stesso giorno in cui l’accordo è stato siglato, il CDA dell’azienda ha approvato un piano strategico di sviluppo a cui stava lavorando da mesi. Nonostante la stagnazione del mercato, si è deciso di essere coerenti fino in fondo con la missione dell’azienda e di rilanciare un piano pluriennale 2022-2025 che prevede un focus sul retail e sul rapporto con il cliente, con rilocalizzazione di negozi nelle aree di maggiore visibilità e accessibilità ai clienti; una maggiore focalizzazione sul mercato B2B della nuova azienda del gruppo, Biotobio, con l’obiettivo di rafforzare la leadership nella distribuzione nell’Horeca; il riposizionamento dell’azienda nel canale online, sia nelle grandi città che a supporto della rete dei propri negozi in tutta Italia; il rafforzamento dell’ecosistema agricolo composto da oltre 300 aziende biologiche e biodinamiche, che già ora, con gli oltre 10mila ettari di pertinenza, è uno dei più estesi in Europa; il consolidamento della rete di oltre 500 fornitori e trasformatori bio, valorizzando l’intero assortimento di prodotti, un patrimonio unico e strategico, costruito in 35 anni di lavoro condiviso e la riorganizzazione interna per mitigare il consumo energetico e per ridurre lo spreco alimentare, anche attraverso la proposta ai clienti dei prodotti di ortofrutta fuori standard CosìPerNatura”.

– Come prevedete di intervenire sul fronte energetico?
“In questo campo sono in programma due grandi impianti fotovoltaici per circa 1,5 MW di produzione. Ciò detto, riteniamo che l’azienda abbia lavorato con senso di responsabilità fin dalla sua fondazione, nel 1985, puntando sul biologico specializzato, costruendo nel tempo una solida relazione con produttori, trasformatori e clienti. Sentiamo pertanto che le basi della nostra azienda sono sufficientemente solide per affrontare nel modo adeguato la situazione sociale ed economica attuale, accelerando un processo di cambiamento e miglioramento affinché il sacrificio economico  richiesto alle persone sia il più contenuto possibile. Nella mission di NaturaSì, da sempre, ci sono il rispetto per il lavoro e per la sostenibilità sociale, oltre che ambientale. Il nostro impegno rimane quello di migliorare l’organizzazione dell’azienda e tutelare i nostri collaboratori e negozi, assieme a tutto il sistema di produzione”.

Mariangela Latella 

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