Lepore, Noberasco: le private label banalizzano l’offerta bio

Lepore, Noberasco

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Ci sono anche due referenze bio tra le novità presentate da Noberasco in occasione di Cibus, le Bio Barrette, nella versione con cioccolato e noci pecan e con ananas e cocco. Ne abbiamo approfittato per raccogliere alcune riflessioni sul comparto da parte di Claudio Lepore, direttore commerciale generale dell’azienda ligure, specialista della frutta secca e disidratata.

“Il biologico – ha spiegato – rappresenta il 15% del nostro fatturato. Il comparto sta vivendo un momento di crisi in Italia e ritengo che l’offerta bio sia stata banalizzata dall’ingresso delle Private Label, che non riescono a reggere la promessa di prodotto insita nel concetto di biologico”.

Noberasco è entrata nel comparto nel 2001 e vanta una gamma molto estesa. “È un area di nicchia – ha raccontato –  dove giochiamo un ruolo importante, grazie alla nostra expertise. Vendiamo i nostri prodotti bio in Italia ma siamo ben presenti anche all’estero, a macchia di leopardo, nei Paesi dove i consumi di biologico sono più elevati. Per esempio in Germania, dove per ragioni di prezzo ci muoviamo in ambito PL, in Belgio, dove forse abbiamo il principale cliente straniero che tratta prodotti biologici e in Spagna, dove abbiamo un importatore specializzato nel bio molto valido. Ora stiamo guardando con interesse ai Paesi nordici, che ancora non raggiungiamo”.

Elena Consonni

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