Senegal, l’agricoltura diventa esempio di sviluppo sostenibile

Senegal

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Situato nell’Africa nordoccidentale, il Senegal, con una superficie di circa 196.722 km², è suddiviso in 14 regioni, 113 municipalità, 370 comunità rurali e oltre 14.400 villaggi, ospitando una popolazione di circa 12,8 milioni di persone appartenenti a una ventina di gruppi etnici. Da quando ha ottenuto l’indipendenza dalla Francia nel 1960, il Paese ha visto un’evoluzione verso istituzioni sempre più democratiche, nonostante le recenti tensioni elettorali.

In questo contesto, l’agricoltura è la principale fonte di sussistenza, sebbene ancora segnata da squilibri legati al passato coloniale. Predominano dunque le monoculture (in particolare di arachidi) mentre le difficoltà nel raggiungere l’autosufficienza alimentare, soprattutto nelle aree rurali sono concrete. Per questo motivo Ipsia Acli, un’organizzazione presente nel Paese dal 2015, si è concentrata su progetti mirati a promuovere un’agricoltura innovativa e sostenibile, che metta al centro le persone e l’ambiente.

Ipsia Acli opera sia in contesti urbani che rurali, con un focus particolare su quest’ultimi. L’organizzazione supporta piccoli gruppi, prevalentemente femminili, per garantire l’accesso all’acqua attraverso l’uso di energie rinnovabili e l’assistenza tecnica per una produzione agricola sostenibile, riducendo l’uso di pesticidi chimici.

Da anni, inoltre, sostiene gruppi di donne nella gestione di orti collettivi secondo i principi dell’agroecologia, incentivando un utilizzo razionale delle risorse naturali. Non solo, Ipsia partecipa attivamente al dibattito politico sulla transizione ecologica attraverso coalizioni come Ditaes, aderendo a progetti come Dakar regeneration vert mirati a migliorare la gestione dei rifiuti e a promuovere la sostenibilità urbana, e sviluppando collaborazioni con la Federazione nazionale per l’agricoltura biologica (Fenab) per supportare i produttori locali nella transizione dall’agricoltura convenzionale all’agroecologia. Quest’ultimo avviene anche attraverso l’assistenza tecnica fornita da agronomi e specialisti, che offrono formazione teorica e pratica, nonché supporto nell’acquisto di attrezzature, sementi biologiche e fertilizzanti organici.

L’obiettivo è continuare il lavoro a sostegno delle comunità locali, in collaborazione con partner locali e internazionali, valorizzando la diaspora senegalese nei progetti di sviluppo.

Fonte: Interris

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