La notte per niente green della Repubblica

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Arresti al ministero dell’Agricoltura (finiscono in carcere alcune figure di primo piano tra cui un ex direttore generale e sua moglie) e all’ufficio stampa di un’organizzazione agricola di livello nazionale, governo dimissionario, confronto politico dai toni spesso indegni di chi dovrebbe rappresentare un Paese civile, crisi economica di dimensioni drammatiche, la crisi dell’Ilva senza una via d’uscita.

 

La settimana è da bollettino di guerra. Altro che green, quest’Italia vive una delle sue notti più cupe. Per fortuna si voterà presto: ma sarà una fortuna? I volti della politica sono gli stessi di prima. I grillini sono già divisi, con il capo che striglia i dissidenti che gli danno del fascista: dunque, che ‘nuovo’ possono rappresentare, qual è il loro programma politico? La politica italiana è come una bottiglia vuota, ben tappata, dentro la quale ronzano rumorosi mosconi condannati a restare lì, tagliati fuori da un orizzonte più ampio. Gli imprenditori cercano nuovi mercati, sempre più lontani.

Cresce la disoccupazione. I giovani non ce la fanno a mettere su casa: non hanno lavoro o non guadagnano abbastanza. Gli anziani hanno spesso pensioni da fame. La più grande azienda privata del Paese, la Fiat, si salva vendendo auto in America. Mancano idee, progetti, programmi per l’Italia di domani e questo è certamente il problema maggiore. Dove può andare un Paese, che speranze può avere un Paese che ha perso le idee?

Antonio Felice

editor@greenplanet.net



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