La Typha diventa materiale di bio-edilizia

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Typha è un nuovo materiale per bio-edilizia ricavato da piante di palude (termoisolante e strutturale. E’ stato esposto nella sezione materiali del Padiglione tedesco a Expo 2015 ed è in questi giorni in Cascina Cuccagna nella Typha-House, interamente realizzata con pannelli Typhaboard. Bruno Franchi (che lo promuove in Italia, il produttore è tedesco) sarà a Milano durante Giacimenti urbani, evento sul ciclo rifiuti-zero, dal 27 al 29 novembre.

La typha è diffusa in diverse regioni italiane. Cresce spontaneamente lungo gli argini dei fiumi o in zone umide con acque stagnanti come le paludi. Anticamente venivano usate le foglie per farne panieri e le infiorescenze composte da moltissimi ‘pelucchi’ tutti uniti venivano usate per imbottire materassi. Viene usata dai fioristi come decorazione, specialmente l’infiorescenza fatta essiccare. È anche utilizzata come specie vegetale nei sistemi di fitodepurazione delle acque reflue.

Nel Ferrarese i "sigari" venivano accesi in modo che il fumo, abbastanza copioso, scacciasse le zanzare. Il suo rizoma veniva utilizzato già nel Paleolitico Superiore come pane: in recenti ricerche archeologiche sono state ritrovate macine in pietra risalenti a 30 mila anni a.c. che riportavano tracce di amido di thypa.

 

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