L’utilizzo di ingredienti biologici è uno dei tre elementi che permettono di identificare un ristorante come sostenibile. Lo rivela una recente indagine condotta dalla piattaforma di prenotazione TheFork sui propri utenti, per approfondire il tema della ristorazione sostenibile. Ebbene, per oltre la metà (56,6%) degli utenti del portale, l’uso di ingredienti bio, a km 0 e di stagione permette di definire un ristorante sostenibile.
Inserire ingredienti biologici nel proprio menù può diventare per un ristorante una chiave per conquistare una fascia di pubblico sempre più ampia. Infatti il 61% degli utenti di TheFork predilige ristoranti che fanno scelte più responsabili nei confronti del Pianeta, una quota in crescita, visto che lo scorso anno questo dato si era fermato al 56%.
I motivi che spingono a fare questa scelta sono diversi: il 36,6% degli utenti interpellati afferma di essere motivato anzitutto da questioni di salute, collegando la sostenibilità delle materie prime a una maggiore qualità e genuinità del cibo. Al secondo posto (32,8%), compare la volontà di supportare e premiare i ristoranti che si dimostrano attenti all’ambiente, mentre il 21,1% afferma di voler contribuire a ridurre il proprio impatto ambientale, scegliendo dunque un locale rispettoso del Pianeta. Tutti motivi che sono perfettamente in linea con l’uso di ingredienti biologici.
E’ interessante anche il rapporto tra sostenibilità e prezzo. Mentre il 41,1% ritiene che il costo dei ristoranti sostenibili sia più o meno simile a quello dei ristoranti tradizionali, quasi un terzo (28,5%) considera il pagamento di un conto leggermente più alto come un investimento per il futuro. Questa informazione è molto importante, considerando che il prezzo medio dei prodotti biologici è più alto rispetto agli analoghi convenzionali e il loro uso nella cucina di un ristorante comporterebbe un ritocco al rialzo della carta.
Sugli oltre 20.000 ristoranti che in Italia aderiscono a TheFork, a oggi sono oltre 1.000 quelli che hanno tra le proprie chiavi di ricerca l’uso di ingredienti biologici. I grandi capoluoghi di regione sono quelli che vantano un’offerta bio più ricca, a cominciare da Roma, con 118 ristoranti, seguita da Napoli (64), Milano (55) e Firenze (48).
Elena Consonni