Sono sempre più numerose e interessanti in Nordamerica le iniziative per favorire lo sviluppo del turismo sostenibile. I Caraibi, una delle méte più importanti del turismo mondiale, sono investiti da una grande ondata di interesse per un turismo rispettoso dell’ambiente e attento a valorizzare le risorse del territorio, come per esempio l’artigianato locale, in maniera sostenibile.
Sull’isola di Trinidad qualche giorno fa si è svolta una Sustainable Tourism Conference il cui motto è stato: ‘Viaggiare in modo responsabile non può essere più a lungo un cliché’. Il profitto, la competizione tra le diverse offerte turistiche, la sfida di servizi sempre più sofisticati non definiscono da soli il turismo di oggi e del futuro. Servono – è stato sottolineato alla conferenza – soluzioni condivise per un turismo che preservi le risorse territoriali, facendo attenzione all’ambiente e alla cultura dei luoghi che vanno tramandati alle future generazioni.
Ai turisti va fatto scoprire ‘lo spirito dei luoghi’. Sono gli stessi turisti, oggi, – è stato aggiunto – che vogliono considerare la propria presenza non come un impatto negativo sul pre-esistente ma come un contributo alla conservazione del territorio, alla cultura, alla salute e al benessere generale della comunità locale che li ospita. ‘Il turismo sostenibile – ha dichiarato Beverly Nicholson-Doty, presidente della Caribbean Tourism Organisation – non è più un concetto di moda ma la chiave di una politica di sviluppo, un valore per un’economia come quella caraibica che vede il turismo come il driver principale.
Il turismo responsabile diventa la componente essenziale del vissuto del visitatore e garanzia di una vita di qualità per gli abitanti dei luoghi turistici. Esso è indispensabile per mantenere i Caraibi una delle méte più desiderate del turismo mondiale’.
Che cosa, in pratica, tutto ciò vorrà dire in termini di iniziative concrete nei Caraibi non sappiamo. Ciò che provoca un certo rammarico è che il dibattito sul turismo sostenibile sia meno vivace nel Mediterraneo dove non esiste un organismo di macro-area paragonabile a ciò che è la Caribbean Tourism Organisation nella regione dei Caraibi. Eppure il Mediterraneo dovrebbe battere su questo tasto quanto e più dei Caraibi.