L’etichetta del biologico danese con il simbolo ‘Ø’ compie 30 anni. La Økologisk Landsforening (associazione degli agricoltori, delle aziende del biologico e dei consumatori) ha l’obiettivo di fare sì che sempre più danesi scelgano il biologico in futuro basandosi sul progresso degli ultimi 30 anni. Nel 1989, la Danimarca è stato il primo Paese al mondo a dotarsi di una legislazione per il biologico.
Il presidente di Økologisk Landsforening, Per Kølster, afferma: “Prima i consumatori si concentravano su prodotti base, come i latticini e le verdure. Ora vogliono anche articoli biologici di tendenza o di nicchia. Si pensi a bevande, snack e cioccolato. Ciò significa che al mercato accedono nuove attività, anche di piccole dimensioni, e che le aziende già sul mercato possono ampliare la loro gamma”.
Oggi il 14% degli acquisti danesi di alimenti riguarda prodotti biologici. L’agenzia Epinion ha condotto una nuova indagine per conto di Økologisk Landsforening. L’indagine ha mostrato che tale percentuale è destinata ad aumentare notevolmente in futuro. Nello studio, il 74% dei danesi intervistati ha dichiarato di prevedere l’acquisto di più alimenti biologici in futuro.
Pertanto Økologisk Landsforening non teme di prefissarsi un obiettivo decennale ambizioso. “Se si considera la crescita e il successo di questo settore, possiamo mirare in alto. Riteniamo che la superficie agricola biologica nel 2030 arriverà al 30% e, per allora – precisa Per Kølster – il 30% degli acquisti riguarderanno prodotti biologici”. Dal 2007 la superficie agricola coltivata con metodo biologio è aumentata in Danimarca dell’86%.