IFOAM Organics Europe accoglie con favore la relazione d’iniziativa del Parlamento europeo che punta a migliorare l’accesso al biocontrollo, sottolineando al contempo la necessità di rafforzare le pratiche preventive in agricoltura. L’organizzazione saluta positivamente l’impegno degli eurodeputati per accelerare la registrazione e l’adozione dei prodotti di biocontrollo.
“IFOAM Organics Europe si congratula con gli eurodeputati per gli sforzi compiuti attraverso gli emendamenti di compromesso per mantenere la relazione e le misure richieste mirate unicamente al biocontrollo. Aumentare l’accesso al biocontrollo non deve mai essere un pretesto per indebolire le norme sui pesticidi di sintesi, che restano una delle principali cause di problemi di salute, perdita di biodiversità e contaminazione del suolo e dell’acqua”, ha affermato il direttore Eduardo Cuoco.
A preoccupare il movimento biologico è la recente fuga di notizie sulla proposta omnibus della Commissione europea, che suggerirebbe modifiche al Regolamento (CE) 1107/2009 per prorogare indefinitamente l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari, ridurre il ruolo della scienza indipendente e raddoppiare i periodi di tolleranza per i pesticidi più pericolosi. Cuoco avverte: “Mantenere i pesticidi di sintesi sul mercato indefinitamente sarebbe in completa contraddizione con l’ambizione di aumentare l’uso del biocontrollo e costituirebbe un grave passo indietro per la salute pubblica e l’ambiente. Lodiamo il senso di responsabilità della Commissione europea per aver seguito gli eurodeputati nel mantenere la discussione focalizzata unicamente sul biocontrollo”.
Sul fronte regolatorio, il settore biologico accoglie con favore le proposte dell’Europarlamento: una definizione comune a livello europeo, una valutazione del rischio specifica per il biocontrollo, un mutuo riconoscimento più efficace, procedure di rinnovo semplificate, autorizzazioni provvisorie, sostegno alle PMI nella preparazione delle domande e un rafforzamento delle capacità di EFSA e delle autorità nazionali.
“L’appello a risolvere gli attuali ostacoli normativi che limitano la disponibilità e l’accesso al biocontrollo è benvenuto”, ha commentato Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe. “I prodotti di biocontrollo sono uno strumento importante nelle strategie olistiche utilizzate dagli agricoltori biologici per gestire parassiti e malattie. Tuttavia, la loro disponibilità è limitata perché la valutazione del rischio e la procedura di approvazione sono state concepite per i pesticidi di sintesi, che sono fondamentalmente diversi dal biocontrollo”.
Nonostante il riconoscimento del loro potenziale, la relazione continua a collocare i biocontrolli come complemento ai pesticidi convenzionali, ribadendo che non sempre possono sostituirli. Plagge rimarca il punto: “È vero che sostituire semplicemente un input con un altro non è la soluzione. Per questo motivo abbiamo bisogno di misure più ampie per promuovere cambiamenti reali nelle pratiche agricole. L’UE deve prendere ad esempio le strategie fitosanitarie complementari sviluppate dagli agricoltori biologici – basate principalmente su pratiche agronomiche preventive come la selezione di varietà resilienti, l’attuazione di rotazioni colturali e la promozione della biodiversità funzionale – che gestiscono con successo la salute delle piante limitando l’uso di input esterni”. E ha aggiunto: “Il biocontrollo non è una bacchetta magica. Funziona bene solo in ecosistemi ben gestiti e come parte di strategie combinate”.
Il biocontrollo comprende organismi e sostanze naturali – dagli oli essenziali ai microrganismi, fino ai semiochemicals – utili a proteggere le colture. Nell’agricoltura biologica si integra con un approccio basato su prevenzione e biodiversità funzionale. Solo il 10% delle superfici biologiche necessita di sostanze naturali aggiuntive, con percentuali più elevate in alcune colture, come frutta e vite.
Fonte: IFOAM Organics Europe














