I protagonisti del Bio celebrano la Giornata Europea del Biologico e guardano al futuro

G7

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

La Giornata Europea del Biologico  – che ricorre ogni anno il 23 settembre – è stata celebrata da tutti i principali attori del settore. Da Nord a Sud sono state decine gli eventi e gli appuntamenti organizzati per questa importante occasione. Anche a Siracusa, dove è in corso il G7 Agricoltura, non è passata sotto traccia e, al contrario è stata ricordata con una serie di iniziative che hanno posto al centro le eccellenze del settore agroalimentare italiano e il futuro sostenibile dell’agricoltura.

Fedagripesca

L’evento, organizzato da Fedagripesca, si è tenuto presso l’Istituto Nazionale del Dramma Antico alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo, e del presidente di Fedagripesca, Carlo Piccinini.

D’Eramo ha colto l’occasione per elogiare la Cooperativa Girolomoni, premiata dalla Commissione Europea come Migliore PMI nella trasformazione di alimenti biologici (vedi news), come un modello di eccellenza che ispira altre imprese del settore biologico. Fabrizio Torriani, presidente del settore biologico di Fedagripesca, ha poi ribadito la necessità di politiche che favoriscano l’aggregazione tra imprese e promuovano la ricerca e l’innovazione per un biologico sempre più professionale e sostenibile.

ConfagriBio

Parallelamente, ConfagriBio ha posto l’accento sul ruolo cruciale dell’agricoltura biologica per la sostenibilità ambientale e la produzione agricola di qualità. L’associazione è presente al G7 Agricoltura con numerosi eventi, tra cui il convegno “Il biologico come opportunità: il caso Sicilia”, in programma il 25 settembre, per discutere delle opportunità del settore bio con rappresentanti del mondo imprenditoriale e del credito.

L’appello di Federbio

Il dibattito si è ampliato anche a livello internazionale, con FederBio che ha lanciato un appello ai leader del G7 affinché vengano adottate politiche che sostengano la transizione verso un modello agroecologico, rigenerativo e resiliente. La presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini (nella foto), ha evidenziato come la crisi climatica e la perdita di biodiversità impongano un ripensamento radicale dell’agricoltura, puntando su pratiche che proteggano l’ambiente e garantiscano la sicurezza alimentare per le future generazioni.

Il primo punto delle proposte di FederBio riguarda il superamento del modello agricolo intensivo, che non solo ha creato seri danni ad ambiente e biodiversità, contribuendo ad aggravare l’emergenza climatica, ma ha anche dimostrato di essere insostenibile in termini economici, sociali e di reddito per gli agricoltori, aumentando così la crisi del settore.

Il secondo elemento al centro delle proposte della Federazione riguarda la valorizzazione del ruolo dell’agricoltura biologica come il metodo più avanzato e diffuso di applicazione dei principi dell’agroecologia, come sancito dalla Carta di Bergamo. A questo proposito vengono citati i dati Ifoam-Fibl 2022, che confermano il successo globale del biologico, con oltre 4,5 milioni di operatori in 188 Paesi e un incremento in un anno di circa il 27% delle superfici e del 25,6% dei produttori. Inoltre, grazie al suo approccio ecosistemico – sostiene FederBio -, il biologico ha accumulato un patrimonio di conoscenze utili per trasferire innovazione anche al resto dell’agricoltura, per favorire la sostenibilità di tutto il sistema agricolo e di produzione del cibo, in particolare per curare la fertilità del suolo, come strumento di contrasto ai cambiamenti climatici,  e ridurre l’uso della chimica di sintesi che è tra le cause principali di perdita di biodiversità.

Il terzo punto di rilevanza strategica per FederBio è la necessità di mettere al centro dei sistemi agricoli e alimentari i produttori, i cittadini e le comunità locali per favorire una sempre migliore conoscenza reciproca. Questo passaggio è essenziale, sia per trasferire con chiarezza il valore di una produzione consapevole basata sul “giusto prezzo” per gli agricoltori e sull’accesso a un buon cibo per tutti, che per determinare una sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale, alla base del principio di sovranità alimentare.

Il quarto punto delle proposte dell’associazione del Bio al G7 riguarda il sostegno a ricerca e innovazione, attraverso la diffusione delle nuove tecnologie digitali, del biocontrollo e puntando a investire su strategie differenziate, coerenti con le diversità dei metodi di produzione, che per il biologico significa adottare un approccio olistico, fondato sulla resilienza dei sistemi agroecologici piuttosto che su quella della singola pianta, come avviene nel caso delle NGT.

Coniugando innovazione, rispetto per l’ambiente e redditività, l’agricoltura biologica può rappresentare un importante polo di attrazione per le giovani generazioni fornendo opportunità occupazionali e incentivando la creazione di nuove imprese biologiche.

Infine, tra i punti fondamentali FederBio pone la questione dei consumi. Per modificare il metodo di produzione, occorre cambiare anche il modello di consumo, sensibilizzando i cittadini con investimenti in campagne di comunicazione sulle ricadute positive del biologico per la salute delle persone e dell’ambiente e sulla necessità di adottare stili di vita più sostenibili. Ciò significa anche scegliere un’alimentazione a base di cibo bio, con un ridotto apporto di carne, attenta alla stagionalità, alla prossimità di produzione e alla riduzione dello spreco alimentare.

“In un momento storico segnato da crisi ambientali e geopolitiche, il biologico si conferma come un modello produttivo in grado di garantire redditività e resilienza, sostenendo non solo gli agricoltori, ma anche le comunità locali e i consumatori finali”, conclude FederBio.

L’evento pubblico di Assobio e FederBio a Bologna

Durante l’evento “Il futuro del biologico: impatti positivi e prospettive di crescita”, promosso da Alma MaterAssoBio Federbio nei locali dell’Alma Mater di Bologna, sono intervenuti diversi protagonisti del settore, come riferito dall’agenzia di stampa DIRE.
Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, e Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti, hanno sottolineato l’importanza di migliorare la cooperazione tra associazioni e di rafforzare il sostegno istituzionale, inclusa una fiscalità agevolata. Anche il presidente di Assobio, Roberto Zanoni, ha parlato dell’esigenza di incentivare i consumi e affrontare le sfide climatiche, evidenziando i risultati positivi dell’export biologico.
In generale, tutti i partecipanti durante i loro interventi hanno condiviso la necessità di rafforzare la rete tra produttori e promuovere pratiche sostenibili.
In ultimo, non per importanza, si è discusso del necessario dialogo costante tra istituzioni e operatori per consolidare i risultati dell’agricoltura biologica, in particolare alla luce delle sfide climatiche e della transizione verde legata al Green Deal europeo.

 

La Redazione

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ