Grazie a VIP cresce il meleto bio in Val Venosta

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‘Finalmente siamo tornati su livelli produttivi considerabili nella norma. Dopo due anni di sottoproduzione a causa delle avversità climatiche, per il 2018 si stimano quantitativi attorno alle 29 mila tonnellate, sommando le mele destinate al fresco e quelle per l’industria’. A fare il quadro della situazione a Greeplanet è Gerhard Eberhöfer, responsabile delle vendite area Bio Val Venosta, durante una chiacchierata allo stand di Bio Süd Tirol al Sana di Bologna.

‘Confrontando i volumi previsti con i risultati del 2017, annata molto scarsa con 21 mila tonnellate lorde a causa della grandine e delle gelate primaverili, si registra un incremento del 40%. Sono orgoglioso – continua Eberhöfer – di poter affermare che torneremo a soddisfare il mercato per 12 mesi. Certo le rese per ettaro non sono paragonabili al 2015, ma quella fu un’annata eccezionale con rendimenti del 25% superiori alla media. Da allora, tuttavia, i nostri areali produttivi sono cresciuti circa dell’8-10% ogni anno (da 500 ha nel 2016 a 540 nel 2017, fino a 620 del 2018) e il raccolto totale è così superiore alle 25 mila tonnellate di 3 anni fa. E si prevede un ulteriore aumento nel 2019 quando toccheremo quota 800 ettari’.

Anche sotto il profilo qualitativo le aspettative sono elevate: ‘Le mele di quest’anno sono eccezionali con un’ottima qualità intrinseca. Tutta l’estate in valle il clima è stato caldo, favorendo l’elevarsi del grado zuccherino, e a fine agosto è tornato il fresco con buona escursione tra il giorno e la notte, fattori indispensabili a vantaggio di colore e croccantezza’.

Altrettante condizioni favorevoli non si sono verificate in altri paesi d’Europa, dove l’eccessivo caldo estivo ha inficiato sulla qualità finale e la conservabilità. ‘In UE – confida il manager – non prevedo un mercato di mele bio troppo affollato‘.

Per ora sono in commercio solo le mele Gala Bio; tra circa dieci giorni inizieranno gli stacchi delle altre varietà. ‘I prezzi sono buoni, anche se non ai livelli dello scorso anno. Sono sicuro però che appena avremo a disposizione i primi dati a consuntivo, riscontreremo ancora un disequilibrio tra domanda e offerta proprio per il successo che sta riscuotendo il biologico sul mercato’.

Parlando di nuove varietà Eberhöfer svela che tra il 2020 e il 2021 è previsto il lancio di alcune novità; al momento sono ancora in fase di test e selezione ma la scelta cadrà su quelle che più di altre risponderanno ai trend di mercato. ‘Si prediligerà dunque un prodotto dolce e dalla lunga shelf life, come già fatto negli ultimi anni dai nostri soci in fase di rinnovo varietale dei frutteti’. E il successo riscosso sul mercato conferma la validità di tali scelte. ‘Nel giro di qualche anno il 20% dell’intera produzione Bio Val Venosta sarà rappresentata dagli ultimi lanci fatti; in particolare per l’Ambrosia Bio, prodotta in esclusiva europea in Val Venosta, si attende un aumento fino a 400-500 tonnellate di raccolto dalle circa 200 previste per quest’anno. Per la Bonita Bio, la cui commercializzazione per l’Europa è esclusiva VOG e VI.P, si prevede un raccolto di circa 200 tonnellate con un incremento ancora più forte in futuro quando si raggiungeranno le 1.000 tonnellate. Infine, anche la varietà club Kanzi Bio è in costante aumento: per il 2018 la stima è di 1.000 tonnellate con la previsione di raddoppiarne i raccolti entro tre anni’.

Chiara Brandi 

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