Con 742 punti vendita a fine settembre 2023, nel periodo gennaio-agosto 2023 Biocoop ha registrato una crescita del 2% del fatturato complessivo anno su anno. L’insegna francese di negozi biologici mette così a segno un +3,7% rispetto al resto dei supermercati, che, al contrario, continuano nel loro andamento in calo.
“Questa crescita costante è dovuta sia all’aumento del valore medio del carrello (di poco più di 30 euro, ndr) sia all’incremento della clientela”, sottolinea Claire Bourdon, direttore marketing di Biocoop. Il punto di forza del marchio bio è la capacità di contare su consumatori fedeli. “I nostri clienti sono molto più fedeli a Biocoop rispetto ai clienti di altri marchi. Effettuano oltre il 62% dei loro acquisti nei negozi specializzati di Biocoop, e questa percentuale è in aumento”, precisa la direttrice marketing.
Un’altra ragione della resistenza di Biocoop di fronte alla diminuzione del consumo di prodotti biologici in Francia, in un contesto inflazionistico, è il controllo dell’aumento dei prezzi. Da più di tre anni, infatti, Biocoop ha sviluppato una segmentazione dei prezzi che comprende 500 prodotti quotidiani, di cui 150 tra i più venduti, riconoscibili dai clienti con l’etichetta “Prezzi impegnati”.
Il retailer promuove in particolare un paniere biologico accessibile a meno di 30 euro. Da Biocoop, l’inflazione tra il 2021 e il 2022 è stata inferiore al 6%, ovvero la metà rispetto a quanto accaduto nella grande distribuzione che ha superato il +12% nel settore bio. In due anni, la GDO ha superato il +20% di inflazione (tra prodotti convenzionali e biologici, non ci sono dati specifici solo per il biologico), mentre l’inflazione da Biocoop è stata limitata al +14%”, commenta Philippe Bernard, direttore dell’offerta presso Biocoop. Nei primi 8 mesi del 2023, ha registrato un’inflazione al 9%, contro il 12% della grande distribuzione nel settore bio.
Paniere di prodotti bio accessibile a meno di 30 euro da Biocoop
“Vi sono diverse ragioni per le quali siamo meno soggetti all’inflazione rispetto ai nostri concorrenti”, continua Bernard, citando “un rapporto storico con i nostri fornitori, che sono al 99% piccole e medie imprese. L’approvvigionamento poi avviene principalmente da filiere francesi, limitando quindi gli aumenti dei trasporti e gli effetti negativi delle diverse controversie geopolitiche e una politica di partenariato a lungo termine: fornitori storici e una relazione win-win per dinamizzare insieme un mercato del biologico in difficoltà”.
Biocoop enfatizza anche l‘importanza della vendita all’ingrosso nei suoi reparti, che consente di ridurre gli sprechi e di offrire un livello di prezzo inferiore rispetto allo stesso prodotto confezionato.
La Redazione