Un patto con l’agricoltura biologica articolato in 10 punti. E’ questa la proposta che AIAB rivolge ai candidati di ogni coalizione politica della prossima tornata elettorale (voteremo il 24 e 25 febbraio 2013) con il Decalogo per la XVII Legislatura.
Un elenco di impegni concreti per il sistema agroalimentare italiano, per l’ambiente in cui prende vita e per gli operatori che ne garantiscono sostanza, che AIAB rivolge a chi si candiderà a dirigere il Paese per i prossimi 5 anni.
I firmatari potranno aderire all’intero decalogo o scegliere quale iniziativa sostenere tramite il sito www.aiab.it. Ma per monitorare la reale assunzione di responsabilità dei firmatari, AIAB verificherà tali impegni in quattro momenti della legislatura: nei primi 100 giorni, al termine del 2013, a metà mandato e alla sua scadenza.
‘L’agricoltura biologica contribuisce all’equilibrio delle zone rurali, all’offerta di alimenti sani e di qualità, a generare impiego, alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. Presenta incomparabili meriti nutrizionali, ecologici e occupazionali che richiedono attenzione, programmazione e sostegno istituzionale al fine di servire l’interesse della collettività – dichiara il presidente di AIAB, Alessandro Triantafyllidis – . L’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica invita pertanto la politica italiana ad assumersi responsabilità concrete per garantire la ricostruzione di un ruolo guida del nostro Paese sui fronti della pace, del rispetto ambientale, dei diritti civili e sociali e della qualità e salubrità dei sistemi produttivi, a partire da quello agroalimentare’.
Ecco i 10 temi proposti ai candidati:
1) Interventi legislativi e nel quadro della legge di stabilità per portare il biologico al 20% di superficie agricola utile al 2018;
2) Sottoscrizione di un disegno di legge per aumentare almeno al 50% gli acquisti pubblici verdi (inclusa ristorazione collettiva);
3) Varo urgente della clausola di salvaguardia su coltivazione OGM;
4) Determinazione di strumenti legislativi e finanziari per conseguire l’obiettivo del 100% di agricoltura biologica nelle aree Natura 2000;
5) Impulso parlamentare per il ripristino della dotazione finanziaria del fondo originato dal prelievo del 2% sulla vendita dei pesticidi a vantaggio della ricerca biologica;
6) Approvazione di una legge nazionale per la promozione dell’agricoltura sociale e di nuovi modelli di welfare partecipativo;
7) Lotta al consumo di suolo e promozione dell’occupazione giovanile nelle campagne;
8) Promozione di un disegno di legge volto a dare vita a iniziative di realizzazione della sovranità alimentare in Italia;
9) Gestione del verde pubblico con i metodi del biologico, a tutela della salute dei cittadini;
10) Definizione di una delega a sottosegretario Mipaaf su biologico e sovranità alimentare e costituzione di intergruppo parlamentare bio.