C’è la promozione, la tutela e la diffusione delle tecniche naturali applicate alla risicoltura alla base del nuovo Biodistretto del riso piemontese, associazione che racchiude una decina di produttori di biologico delle province di Vercelli e Biella. Il sodalizio nasce nel cuore della Baraggia, a cavallo tra le due province, con l’obiettivo di valorizzare e diffondere l’agricoltura biologica, oltre che a promuovere la coltivazione di varietà di riso sostenibili per l’ambiente.
Tra le finalità dell’associazione infatti trovano ampio spazio la promozione, la tutela e la diffusione del patrimonio di conoscenze e tecniche colturali originali e naturali applicate alla risicoltura nate proprio in Baraggia. Come, ad esempio, la “pacciamatura verde”, scoperta e diffusa dal pioniere Fulvio Stocchi ed applicata da molti agricoltori appartenenti al Biodistretto.
“Produrre ottimo riso senza ricorrere a fertilizzanti o erbicidi chimici si può e ha effetti benefici sulla natura”, ha dichiarato il presidente del Biodistretto, Gianpaolo Andrissi.
“Occorre proseguire su questa strada per promuovere, sempre di più, la conoscenza di un modo nuovo, ed antico allo stesso tempo, di coltivare il cereale. Un lavoro che sta portando ad importanti risultati sul fronte della produzione agricola sostenibile, in armonia con le leggi naturali e con prodotti che conquistano crescenti fette di mercato”.
La sede dell’associazione sarà nella biblioteca comunale di Rovasenda, importante centro risicolo del Vercellese.
Fonte: ANSA – Vercelli Oggi