Nel 2018 il fatturato del vino bio ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro, su un totale vino di 165,8 miliardi di euro. Un trend previsto in costante crescita: dalle 729 milioni di bottiglie prodotte nel 2018 si arriverà a 976 milioni del 2023, con una quota che passa dal 2,6% al 3,5%. Sono queste le maggiori evidenze emerse nello studio dell’Iwsr – International Wine and Spirits Research presentato a MillésimeBio, il salone di scena in questi giorni a Montpellier, organizzato SudVinBio, focalizzato sulla produzione ed il consumo dei vini bio nei 5 mercati chiave di Francia, Italia, Spagna, Germania e Usa.
Secondo lo studio, all’interno dei mercati di riferimento i consumi di vino rosso bio toccheranno nel 2023 le 316,2 milioni di bottiglie (+48% sul 2018), quelli di vino bianco le 177,5 milioni di bottiglie (+35%), quelli di vini rosé le 72,8 milioni di bottiglie (+60%) e quelle di bollicine le 69,5 milioni di bottiglie (+48%). In termini produttivi, considerando anche tutti i vigneti in conversione per rispondere alla domanda crescente, il potenziale produttivo del Belpaese arriverà nel 2023 a 924 milioni di bottiglie (+30%), quello della Francia a 613 milioni di bottiglie (+70%) e quello della Spagna a 599 milioni di bottiglie (+76%).
Nello stesso periodo, a fronte di un incremento del 29% delle superfici vitate bio in Italia, per un totale previsto di 96.320 ettari, Spagna e Francia registreranno un vero e proprio exploit, raggiungendo rispettivamente i 160.000 ettari (+78%) e 115.000 ettari (+76%).
Guardando ai singoli Paesi, nel 2021 la Francia diventerà il primo consumatore mondiale di vini biologici, mantenendo la leadership fino al 2023, quando toccherà le 195,4 milioni di bottiglie (+71% sul 2018), davanti a Germania (170 milioni di bottiglie, +25%), Stati Uniti (95 milioni di bottiglie, +61%), Italia (61,1 milioni di bottiglie, +26%) e Spagna (37,8 milioni di bottiglie, +125%), mentre le bottiglie consumate nel resto del mondo saranno 408 milioni (+21%).
Per quote di mercato, nel 2023 la Francia rappresenterà il 20,2% dei consumi di vini bio nel mondo, la Germania il 17,6%, gli Stati Uniti il 9,8% e la Gran Bretagna il 9,3%. L’Italia, da parte sua, a differenza della Francia, è e sarà principalmente un Paese esportatore: nel 2018 la quota di vino bio prodotto consumato è stata appena dell’11,8%, e scenderà al 9,3% nel 2023, con la quota export che toccherà quindi il 90,7%. Dinamica simile a quella della Spagna, dove è il trend è però contrario: tra il 2018 ed il 2023 la quota di vino bio che resta sul mercato nazionale passerà dal 9% all’11%. In Francia, invece, la quota di vino bio che rimane dentro i confini salirà dal 58% al 64%, con la quota export che, nel 2023, scenderà così al 36%.