CIC, pronto un progetto per la creazione su larga scala di compost bio

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L’importanza dell’utilizzo del compost nell’agricoltura moderna sarà il tema del workshop organizzato dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC) in programma a Sanatech, la rassegna della filiera produttiva del biologico e del naturale organizzata da BolognaFiere e curata da Avenue Media che si terrà nel quartiere fieristico bolognese dall’8 all’11 settembre prossimi.

L’appuntamento per il workshop è il 9 settembre presso l’Arena SanatechLab di Bologna Fiere ,per affrontare quelli che sono temi caldi in questi tempi di transizione ecologica; quale il miglioramento della fertilità del suolo, la lotta alla desertificazione, l’economia circolare e la riduzione degli sprechi.

Nel corso dell’evento, il CIC presenterà i risultati di un progetto denominato ‘A… B… Compost’ che ha avviato in Regione Lombardia (PSR 14/20) per l’agricoltura biologica e che vorrebbe trasformare in un’iniziativa a carattere nazionale che coinvolga tutti i suoi 144 soci, in particolare quelli che producono compost, circa un centinaio, di cui il 35% certificati con il marchio ‘Compost di qualità’ di CIC.

“Nello sviluppo di questo progetto – ha spiegato Vera Brambilla, ingegnere ambientale del Consorzio Italiano Compostatori – abbiamo già organizzato una serie di giornate formative sul tema del compost biologico. L’importanza di questo prodotto in agricoltura biologica, e in agricoltura in genere, è fondamentale per ri-fertilizzare i suoli, favorendo la rigenerazione del carbonio attivo in essi presente. Contribuisce, inoltre, al sequestro di CO2 dall’atmosfera perché è un materiale vivo ed è un valido strumento per ridurre gli sprechi dal momento che viene ricavato da processi virtuosi di economia circolare, grazie all’impiego di sottoprodotti quali gli scarti vegetali oppure quelli provenienti da raccolta differenziata come l’organico urbano, di cui il CIC gestisce il 75% di quello prodotto in Italia, ed il materiale vegetale scartato dalle aziende di trasformazione. Complessivamente ogni anno produciamo circa 2,2 milioni di tonnellate di compost”.

Il Consorzio, a tal proposito, ha anche in corso una collaborazione con l’AIAB, che è l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, per cercare di capire come dare seguito al progetto ‘A…. B…. Compost’ ed come inserire il compost in Agricoltura biologica.

In termini burocratici occorre una richiesta al Mipaaf affinché, di volta in volta, venga introdotto nel registro dei fertilizzanti per l’agricoltura biologica, e solo dopo la risposta positiva del Ministero, potrà essere usato in campo.

Fonte: Ufficio stampa Sanatech

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