Calabrese (Probios): l’obiettivo è trasformare Probios nella piattaforma del Bio

Renato Calabrese (1)

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L’estate del 2024 è stata ricca di novità per Probios, che a circa un mese di distanza l’una dall’altra ha annunciato due importanti operazioni: a inizio agosto l’azienda toscana controllata da Agreen Capital ha acquisito il 100% del capitale sociale di Biotobio (vedi news) mentre è dei primi di settembre la notizia della partecipazione con una quota del 30% in B.M.S., azienda umbra che presidia la filiera di cerali, semi e legumi biologici fin dalla produzione agricola.

Due operazioni che rientrano in una strategia comune, come ci racconta Renato Calabrese, amministratore delegato di Probios. “C’è un filo rosso che le unisce – spiega – e ha il suo inizio con il passaggio di proprietà ad Agreen Capital, che ha dato il via a un progetto di ampia portata che ha l’obiettivo di trasformare Probios in una piattaforma che ha come mission il benessere e la corretta nutrizione. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo lavorato su più fronti, tra cui le due recenti acquisizioni”.

Biotobio, che ha raccolto l’eredità di marchi storici del biologico, ha un modello di business complementare a quello di Probios e una importante struttura commerciale. “Questa operazione – sottolinea Calabrese – ci ha permesso di consolidare la nostra presenza sul mercato in un’ottica multicanale. L’acquisizione delle quote di B.M.S. ha invece lo scopo di rafforzare il nostro asset industriale, in modo che i prodotti venduti con i nostri marchi vengano realizzati con ingredienti e semilavorati che provengono dalle attività di aziende interne al gruppo. Entrambe le attività hanno alla base la filosofia di costruire una forte partnership con le aziende acquisite, che portano l’importante contributo delle competenze nei rispettivi mercati. Vogliamo creare sinergie vere, in modo che la somma di 1+1 non faccia 2, ma 2,5 o 3”.

In un comparto costituito per lo più da piccole imprese, la costituzione di un gruppo più ampio è un’opportunità per tutti. “In questo momento la nostra priorità è di consolidare queste operazioni – afferma – ma non escludo l’eventualità che nel medio periodo decidiamo di tornare a rafforzare altri aspetti del nostro business o di consolidare la nostra presenza sui mercati esteri”.

Sicuramente in queste operazioni sarà determinante la presenza di Agreen Capital. “L’agroalimentare italiano, fatto da piccole aziende, si presta all’ingresso di fondi – sostiene Calabrese – che portano oltre al capitale anche delle preziose competenze”.

Competenze utili anche in considerazione dell’attuale congiuntura. “Il comparto  del biologico – conclude Renato Calabrese – è sicuramente in una fase più statica rispetto al passato, ma il percorso che abbiamo fatto con Probios ci colloca nel segmento della salute e del benessere, un concetto ampio che include la nutrizione sana, l’origine del prodotti, il rispetto dell’ambiente. In quest’ottica, l’impiego di materie prime biologiche per noi non è un fine, ma un mezzo, un prerequisito per garantire ai nostri consumatori alimenti di qualità”.

Elena Consonni

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