Being Organic in Eu: a Biofach 2025, a confronto i trend di Italia e Germania

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Nonostante un contesto economico segnato da inflazione, instabilità geopolitica e riduzione del potere d’acquisto, i consumatori continuano a mostrare interesse verso prodotti sostenibili e di qualità. Un evidenza importante che viene confermata da più fonti al Biofach 2025 e corroborata anche dai dati presentati nell’ambito del progetto “Being Organic in EU”, promosso da FederBio e Naturland DE, che offrono uno spaccato dettagliato dell’evoluzione di questo comparto con particolare focus su Italia e Germania.

Italia leader nel biologico nonostante la crisi economica

Il settore del biologico in Italia continua a mostrare segnali di crescita nonostante un contesto economico complesso e incerto. L’aumento dell’inflazione, il calo del potere d’acquisto delle famiglie e la persistente instabilità geopolitica non hanno impedito al mercato del bio di mantenere un ruolo rilevante nelle scelte di consumo degli italiani.

Con 2,46 milioni di ettari destinati a colture biologiche (+4,6% rispetto al 2023) e una quota del 19,8% sulla SAU, il Paese si conferma leader europeo nel settore. Anche il numero di operatori cresce (+1,8%), raggiungendo circa 94.500 unità. Il mercato del biologico italiano ha raggiunto un valore di 5,7 miliardi di euro nel 2024, segnando un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente.

A sostenere questa crescita è principalmente la Distribuzione Moderna, che con un valore di 2,2 miliardi di euro rappresenta il principale canale di acquisto per i prodotti bio. Supermercati e ipermercati detengono il 64,7% della quota di mercato, seguiti dai discount con il 16,2%. La Private Label gioca un ruolo sempre più rilevante, con una quota del 31,5% sul totale. Inoltre, il consumo di prodotti biologici si estende anche fuori casa: nel 2024, circa l’80% degli italiani ha scelto cibi bio in ristoranti, bar o mense.

L’export rappresenta un altro aspetto strategico del comparto. L’Italia è tra i primi tre esportatori mondiali di prodotti biologici, con un valore complessivo di oltre 3,6 miliardi di euro nel 2023. Le aziende italiane del settore food & wine vedono nel biologico un’opportunità chiave per l’internazionalizzazione. Germania, Francia, Scandinavia e Stati Uniti si confermano i mercati principali di destinazione per il 2024, con il marchio biologico che si rivela un asset competitivo importante per affermarsi a livello globale.

In Germania il biologico cresce, ma non è ancora un’abitudine quotidiana

In Germania, il mercato del biologico ha registrato una fase di espansione dopo una lieve flessione nel 2022. Nel 2023 ha raggiunto un valore di 16 miliardi di euro, superando i livelli pre-pandemia. Tuttavia, mentre le superfici coltivate a biologico sono in aumento (11% della SAU), il numero di aziende agricole nel settore è in calo, con possibili effetti negativi sulla disponibilità di materie prime.

I consumatori tedeschi mostrano una forte consapevolezza sociale: il 65% ritiene che le proprie scelte d’acquisto influenzino la società. Le motivazioni principali per l’acquisto di prodotti biologici includono il benessere animale (90%), la provenienza regionale (88%), la salute (87%), l’assenza di pesticidi (84%) e di OGM (74%). Attualmente, non rientrano tra le principali motivazioni al consumo le preoccupazioni legate al cambiamento climatico. I supermercati restano il canale di acquisto principale (91%), seguiti dai discount (77%) e dai mercati settimanali (55%).

In generale vengono apprezzate la chiarezza e la trasparenza informativa, con il 59% dei consumatori tedeschi che dichiara che l’etichetta EU biologica incide sulle loro decisioni di acquisto. Nonostante ciò, i consumi biologici rappresentano il 7% del totale e, se si guarda agli ultimi dati disponibili, gli acquisti bio, per quanto in crescita, non sono ancora diventati un’abitudine quotidiana. Nel 2018, il 46% dei tedeschi sceglieva biologico mai o raramente, mentre solo il 6,9% lo preferiva quasi sempre o comunque spesso. Nel 2021 il primo valore era in diminuzione, attestandosi al 41%, mentre la percentuale dei “bio-addicted” era salita al 9,5%.

Prospettive di espansione per il settore

Italia e Germania si confermano due mercati chiave per il biologico in Europa, con dinamiche diverse ma con un comune denominatore: l’interesse crescente dei consumatori per prodotti più sani, sostenibili e di qualità. Se in Italia la crescita è sostenuta dalla Distribuzione Moderna e dall’export, in Germania l’attenzione dei consumatori si concentra su aspetti etici e salutistici. Entrambi i Paesi mostrano un mercato in espansione, con prospettive di ulteriore sviluppo nei prossimi anni.

La Redazione

Notizie da GreenPlanet

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