Alga lithothamnio, la Commissione UE apre al ricorso dell’Italia

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L’impiego dell’alga lithothamnio come ingrediente nei prodotti biologici è stato al centro di una lunga discussione tecnica in ambito COP a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Nell’ultimo incontro di marzo (vedi news) la Commissione ha assunto una posizione definitiva estendendo le conclusioni della stessa sentenza ad un divieto assoluto di impiego dell’alga anche in forma biologica. La Commissione fonda la ragione di questa decisione sulla funzione di tale ingrediente, esclusivamente legata all’arricchimento in calcio.

L’Italia ha contestato la possibilità di legare l’uso di un ingrediente di origine agricola nella trasformazione di un prodotto biologico alla funzione che lo stesso svolge e la Commissione, visto il diverso parere, ha suggerito all’Italia di seguire la procedura di ricorso presso la stessa Corte di Giustizia Europea che ha emesso la sentenza.

La Commissione UE si è mostrata disponibile ad esaminare casi particolari in cui un operatore possa chiaramente dimostrare che l’uso del lithothamnio nella trasformazione di un determinato prodotto sia finalizzato ad uno scopo essenziale diverso da quello legato all’arricchimento in calcio.

Bioagricert, anche a seguito dei confronti avvenuti in sede AssoCertBio, concorda pienamente con la posizione italiana; legare l’uso di un ingrediente di origine agricola alla funzione nella trasformazione di un prodotto biologico non è allo stato attuale un requisito previsto dal quadro regolatorio per le produzioni biologiche.

Fonte: Bioagricert

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