Alce Nero a Biofach sulla cresta dell’onda

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Ancora una volta Alce Nero è stata tra i protagonisti di Biofach con una ricchezza di gamma davvero notevole. La crescita del biologico fa andare le aziende di punta del settore con il vento il poppa. Alce Nero ha segnato una crescita del 42% nel 2015 raggiungendo i 64 milioni di euro di fatturato, un risultato che ha dell’incredibile, anche perché è maturato soprattutto nel mercato italiano, oltre che nel Far East, dove Alce Nero ha una forte e ormai tradizionale presenza.

“Tutti i mercati – commenta nello stand di Alce Nero a Norimberga il direttore Massimo Monti – sono andati bene, forse ad eccezione della Russia. Abbiamo raggiunto risultati importanti che dobbiamo consolidare con tanto impegno e lavoro. Siamo per il 70% nella gdo e per il 53% fatturiamo a nostro marchio.

 

Viviamo tempi che non ci permettono di stare a guardare. La nostra nuova frontiera sono i prodotti freschi, a partire dai latticini, in cui ci impegneremo maggiormente nel prossimo futuro mentre avvertiamo una richiesta crescente per linee particolari come i prodotti senza glutine.

Ma la cosa che conta in un mercato che cresce è non tradire sé stessi, è non smettere mai di cercare un prodotto vero, un prodotto buono”. Né Alce Nero trascurerà il fair-trade che costituisce una caratteristica della sua offerta e del suo impegno.

L’edizione 2016 di Biofach ha registrato un record di visitatori, arrivati a 48 mila, provenienti da 132 Paesi, e di espositori, che hanno superato le 2.500 unità (l’anno scorso erano circa 2.100). Biofach ha proposto un’ampia panoramica di ciò che il biologico rappresenta oggi ed ha anche puntato i riflettori sulle tendenze future nell’ambito del congresso ‘Organic 3.0 – Agire per più bio’.

 

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