Il MASAF ha stanziato 14 milioni di euro per il programma europeo “Frutta e Verdura nelle Scuole” relativo all’anno scolastico 2025/2026, con l’obiettivo di promuovere abitudini alimentari sane tra gli alunni delle scuole primarie. Il nuovo bando, pubblicato il 3 luglio, prevede la distribuzione gratuita di ortofrutta a partire da ottobre e attività educative rivolte a studenti e famiglie. La misura privilegia prodotti certificati, biologici e locali, ma AIAB lancia l’allarme: mentre si investe nelle merende convenzionali, i fondi per i pasti biologici nelle mense scolastiche continuano a ridursi.
“Bene implementare frutta e verdura nelle scuole ma i prodotti devono essere biologici”, commenta Giuseppe Romano, presidente di AIAB.
“Il vero salto di qualità – dice Romano – è passare dalla fornitura di frutta e verdura convenzionale a quella biologica. Perché questo, oltre a nutrire in modo più sano i nostri giovani, sostiene le aziende bio, crea filiere locali e diventa motore di sviluppo per il settore di eccellenza del nostro agroalimentare”.
“Il nuovo stanziamento del Ministero, così come comunicato, è destinato prevalentemente alle merende scolastiche, mentre sul fronte dei pasti biologici si registra un passo indietro che non può passare inosservato”, ha dichiara Romano con riferimento alla progressiva riduzione delle risorse stanziate dal Governo per il sostegno ai pasti biologici nelle mense scolastiche.
“Nel 2020 erano stati destinati 10 milioni di euro per questo capitolo – ha aggiunto – ma si è passati a 5 milioni nel 2024 e a 4,6 milioni nel 2025, con una previsione di ulteriori riduzioni fino a 3,8 milioni di euro nel 2026. Una riduzione che appare ingiustificata e che rappresenta una evidente sproporzione rispetto alle risorse destinate alla ristorazione convenzionale. Non possiamo ignorare che questa dinamica rischia di penalizzare fortemente il comparto del biologico, proprio in un momento in cui famiglie e scuole manifestano un crescente interesse verso un’alimentazione sana e sostenibile. È lecito domandarsi quale sia la reale volontà di sostenere le filiere biologiche, di fronte a un progressivo ridimensionamento delle risorse e ad una distribuzione che appare sbilanciata a favore delle produzioni convenzionali”.
“Chiediamo al Ministero – ha proseguito Romano – di interrompere questa pericolosa erosione di fondi dalle mense bio e di invertire la rotta quanto prima con l’obiettivo di tornare perlomeno all’investimento del 2020. Una maggiore domanda di questo tipo di prodotti porterà una conseguente e significativa crescita della loro produzione. Un segnale importante del cambio di rotta che è necessario compiere verso la produzione biologica. Del resto – enfatizza Romano – è ciò che abbiamo scritto condiviso e approvato nel Piano di Aziona Nazionale del Biologico, faremo di tutto perché non rimanga solo su carta”.
“Continueremo a monitorare la situazione – ha concluso – chiedendo che vengano garantite risorse congrue per sostenere i pasti biologici nelle scuole, affinché non si disperdano i progressi faticosamente raggiunti in questi anni a tutela della salute dei più giovani e della qualità dell’alimentazione all’interno degli istituti scolastici.”
Fonte: Ufficio Stampa AIAB