I servizi di certificazione offerti da CCPB ISO 22005 sono in campo nel recente accordo quadro per il mais da granella di filiera italiana certificata. Firmato dalle parti sociali ed economiche interessate, (Assalzoo, Cia, Confagricoltura, Copagri, Ami, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi e Origin Italia), l’accordo favorisce la stipula di contratti di filiera per il mais destinato all’alimentazione animale e contiene due novità.
Premialità per ogni tonnellata di mais
La prima novità è rappresentata dal fatto che è introdotta una premialità in euro per ogni tonnellata di mais rispondente alle seguenti caratteristiche:
3 euro/ton, se di origine italiana o 4 euro/tonn se coltivato in areali DOP
2 euro/ton se rispetta la cosiddetta “sostenibilità disciplinata” le cui condizioni saranno stabilite dagli accordi tra compratore e venditore/coltivatore
2 euro/ton per contenuti di Aflatossine B1 inferiori a 1200 ppb.
La speranza è che tale contributo possa far riprendere fiato alla coltivazione del mais che negli ultimi anni è stata messa in crisi dalla presenza di aflatossine, che ne impediscono l’impiego nell’alimentazione animale e dalla presenza di parassiti molto dannosi (diabrotica e piralide) che danneggiano la produzione ad ettaro; queste due cause hanno determinato una contrazione di superfici in Italia ed un conseguente aumento delle importazioni da Paesi Terzi a cui oggi si cerca di porre rimedio utilizzando i fondi che il Ministero delle Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari ha messo a disposizione della filiera cerealicola.
La certificazione è condizione necessaria
La seconda novità è rappresentata dal fatto che deve trattarsi di mais certificato secondo la Norma UNI EN ISO 22005:2008 che regola i sistemi di rintracciabilità di filiera e aziendale in campo agroalimentare; il coltivatore, lo stoccatore/essiccatore e il commerciante debbono essere controllati e certificati da un ente terzo, come CCPB, che attesti che la granella di mais possiede i requisiti sopra indicati. La certificazione è quindi condizione necessaria per raggiungere la premialità sopra definita nell’ambito di un accordo commerciale con il compratore.
Un sistema di rintracciabilità è un utile strumento per un’Organizzazione operante nell’ambito della filiera agroalimentare e dei mangimi per valorizzare particolari caratteristiche di prodotto (es. origine, caratteristiche peculiari degli ingredienti) e per soddisfare in modo efficace le aspettative del cliente. La certificazione comprende sia alimenti che mangimi, è applicabile sia ai sistemi di rintracciabilità delle filiere che a quelli delle singole aziende.
Chi richiede la certificazione deve rispettare i requisiti e gli adempimenti contemplati nella UNI EN ISO 22005:2008 e:
presentare apposita domanda di certificazione
sottoscrivere l’offerta economica di CCPB
sottoscrivere il contratto per la certificazione, che implica l’accettazione delle clausole contenute nel Regolamento di certificazione e nel suo allegato.
Alla ricezione della suddetta documentazione, CCPB provvede alla:
valutazione documentale e verifica ispettiva di certificazione nei siti produttivi
decisione per la certificazione e all’emissione del certificato
iscrizione nel registro dei prodotti certificati
A questo segue l’attività di sorveglianza negli anni successivi con cui CCPB valuta il mantenimento della conformità alla Norma di riferimento.
Per ogni informazione sulla certificazione ISO 22005, gli uffici CCPB sono a disposizione e possono essere raggiunti telefonicamente (071/7916311 oppure 051/6089811) o via email ccpb@ccpb.it