La Toscana arricchisce il suo patrimonio di distretti biologici con la nascita del Distretto biologico “Terre Apuane”, riconosciuto con decreto il 24 ottobre 2025. Questa nuova realtà unisce amministrazioni comunali, aziende agricole e comunità locali in un percorso condiviso di valorizzazione dell’agricoltura biologica e di tutela del paesaggio rurale.
Con il nuovo ingresso, salgono a undici i distretti biologici riconosciuti dalla Regione Toscana ai sensi della legge regionale 51/2019, che ha reso la Toscana una delle prime regioni in Italia a dotarsi di un sistema organico per la promozione dei distretti biologici.
Il Distretto “Terre Apuane” coinvolge i comuni di Bagnone, Filattiera, Licciana Nardi, Massa, Podenzana, Tresana, Villafranca in Lunigiana e Fosdinovo. Il territorio si distingue per una forte vocazione alla sostenibilità: oltre il 31% della superficie agricola è condotta con metodo biologico, con 55 aziende attive nel settore, molte delle quali hanno già aderito all’accordo di distretto.
“Con la nascita del Distretto biologico Terre Apuane – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – la Toscana consolida il suo ruolo di Regione apripista nella promozione di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Queste esperienze dimostrano come il modello dei distretti biologici riesca a tenere insieme sviluppo economico, tutela del paesaggio e valorizzazione delle comunità locali. È un modo concreto per dare forza ai territori e costruire un futuro in cui la qualità della vita e la cura dell’ambiente procedano di pari passo”.
“Il Distretto Terre Apuane nasce da una collaborazione virtuosa tra Comuni, imprese e cittadini – sottolinea la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – e rappresenta un importante passo avanti per la provincia di Massa-Carrara, un territorio con forte vocazione alla sostenibilità e al biologico. La crescita della rete dei distretti toscani, oggi undici, conferma il successo di una politica regionale che punta a rafforzare le filiere locali e a promuovere il consumo di prodotti sani, di qualità e rispettosi dell’ambiente”.
La Redazione



 
															 
		
		
		











