Il biologico riguarda da vicino le nostre scelte quotidiane, la salute, l’ambiente, il futuro delle prossime generazioni e tutti coloro che credono in un’agricoltura più sana, sostenibile e giusta. È da questa considerazione, posta come premessa e condicio sine qua non, che la presidente di AssoBio Nicoletta Maffini insieme al presidente del Consorzio il Biologico Massimo Monti hanno aperto la sessione pomeridiana dell’appuntamento congiunto dello scorso 27 maggio (vedi news) organizzato con l’idea di dare nuova linfa a un comparto sempre più strategico per la salute, l’ambiente e l’economia.
Dopo la mattinata trascorsa tra il rinnovo degli impegni associativi, durante il momento riservato ai soci, e il convegno moderato dal direttore di GreenPlanet Antonio Felice, con focus sulla condivisione di dati, visioni future e formazione, le due associazioni dei Bio hanno ribadito il proprio impegno a rafforzare la rete tra gli attori del biologico, con l’obiettivo di promuovere una collaborazione sempre più stretta tra le imprese del settore. Favorire la conoscenza reciproca, costruire alleanze e sviluppare sinergie efficaci rappresentano le priorità per sostenere una crescita del comparto condivisa e sostenibile.
La prima parte del pomeriggio si è dunque concentrata sulla divulgazione dei risultati della ricerca scientifica IMOD (Italian Mediterranean Organic Diet), parte della campagna “Il Bio dentro di noi”, promossa da AssoBio, Consorzio il Biologico e FederBio (vedi news). In collegamento da Roma, la professoressa Laura Di Renzo, direttrice della Sezione di Nutrizione clinica e Nutrigenomica, Università degli studi di Roma Tor Vergata, ha presentato i risultati dello studio che dimostra come la dieta mediterranea biologica abbia effetti tangibili sulla salute: dati alla mano, una dieta biologica contribuisce al miglioramento del microbiota, riduce batteri infiammatori fino al 50% e ha effetti positivi visibili sulla salute.
L’ultima parte della giornata è stata teatro di una tavola rotonda che ha messo a confronto esperienze e visioni su sinergie e sfide del mercato in compagnia di imprese e rappresentanti della GDO. “Biologico, GDO e produzione: si vince insieme. Un confronto tra sfide di mercato e possibili sinergie” è il titolo della sessione moderata dalla giornalista di Largo Consumo Paola Piovesana, capace di creare un’occasione di dialogo aperto tra aziende e insegne del retail che stanno scommettendo sul bio. Fabio Brescacin, presidente EcornaturaSì, Tiziano Manco, Business Unit Director Granarolo, Hervè Martin, responsabile PL e Assicurazione Alimentare Carrefour Italia, Andrea Minarelli, responsabile Vendite Italia Alce Nero, Elena Montanari, National Category Manager Conad, Carmen Quatrale, Brand Manager Viviverde Coop Italia e Claudio Rosti, Sales Manager Euro Company, hanno parlato di sfide commerciali, opportunità di co-marketing e necessità di strategie condivise. Dalla tavola rotonda è emerso un messaggio forte e condiviso: il settore del bio è chiamato oggi a difendersi da una comunicazione che rischia di generare confusione nel consumatore attraverso claim come “zero residui” o “100% naturale”. In un contesto segnato da crisi economiche e geopolitiche, che distolgono l’attenzione dalla sostenibilità, il biologico ha il compito di riaffermare con forza i propri valori, garantendo un’informazione trasparente e accessibile. La sfida più urgente è proprio quella comunicativa: spiegare in modo chiaro i benefici concreti e distintivi del biologico, bilanciando l’aspetto emozionale con quello tecnico. Solo così sarà possibile rafforzare la fiducia dei consumatori e sostenere una filiera equa, in cui il valore sia redistribuito con equilibrio tra tutti gli attori coinvolti.
I commenti dei padroni di casa: la presidente di AssoBio Nicoletta Maffini e il presidente del Consorzio il Biologico Massimo Monti
“È stata una giornata intensa e simbolica per il futuro del nostro settore. Sono soddisfatta della partnership con Consorzio Il Biologico e ringrazio entrambi i Consigli per la fiducia che hanno riposto in questa collaborazione. Sappiamo che il biologico italiano ha bisogno di compattezza – afferma Nicoletta Maffini, presidente di AssoBio. Questo evento è un esempio tangibile di come stiamo lavorando per fare sistema: superare le barriere e costruire insieme una nuova forza per il bio italiano in Europa!”
Un messaggio condiviso anche da Massimo Monti, presidente del Consorzio il Biologico, che ha scelto con convinzione la strada della sinergia: “Credo che sia stata una giornata molto importante e per questo vorrei ringraziare tutte le persone del Consorzio e di AssoBio che l’hanno resa possibile: a partire da Nicoletta Maffini e dal suo Direttivo fino al nostro Consiglio di amministrazione e alla nostra direttrice Alessia Ferrucci Morandi. Intendiamoci bene: è stata ‘solo’ la prima manifestazione concreta e ufficiale di un progetto la cui esecuzione è tutta da costruire e che ci vedrà tutti impegnati nei prossimi anni. Quindi ‘solo’ il primo passo, ma il primo passo è una condizione necessaria per intraprendere la strada che seguirà. La crescita del settore biologico in quantità, in qualità e in valore è un elemento centrale di miglioramento della nostra società ed è un obiettivo che dobbiamo e che possiamo perseguire solo lavorando assieme. Assieme e tenendo ben presente che un’equa, ed economicamente sostenibile, suddivisione del valore creato lungo la filiera è fattore di successo imprescindibile”.