Parrino (Agrologicabio): Nel bio aggregazione e innovazione sono la strada vincente

Claudio Parrino

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Dalla Sicilia alla Germania, in una trasferta impegnativa ma soddisfacente per partecipare alle fiere Fruit Logistica prima e Biofach poi. Un inizio d’anno intenso per l’azienda ortofrutticola della provincia di Ragusa OP Agrologica. Totalmente biologica, con il marchio Agrologicabio produce principalmente uva da tavola, pomodori, zucchine.

Il 2025 promette bene. “Il mercato italiano, che era rimasto fermo per qualche anno – afferma Claudio Parrino, CEO di OP Agrologica – ora è in crescita per quanto riguarda i consumi bio. Per il 2025 l’obiettivo è lavorare sull’aggregazione e sull’innovazione, due componenti immateriali. A volte ci lamentiamo che Regione e Stato non ci aiutano, ma per questi due obiettivi non abbiamo bisogno di fondi e finanziamenti. È una questione di volontà e di cultura. Da sei mesi siamo
diventati una AOP (Associazione di Organizzazioni dei Produttori) e spero che questo ci permetta di crescere. La strada dell’aggregazione è vincente per avere massa critica, ridurre i costi e avere la possibilità di confronto”.

Parrino è ottimista anche per i risultati raccolti nella trasferta tedesca. “La pesca è stata abbondante – racconta -. Abbiamo fatto incontri interessanti, sia con la grande distribuzione che con il dettaglio specializzato, principalmente tedesco”.

L’azienda siciliana lavora molto con le esportazioni: l’Italia contribuisce solo al 20% del fatturato. All’estero la Germania rappresenta di gran lunga il primo mercato. “Lavoriamo anche con Svizzera e Austria – precisa – ma non fanno gli stessi volumi della Germania, anche solo per ragioni demografiche, dato il numero inferiore di abitanti. Per ora siamo presenti solo in Europa, ma stiamo cominciando anche a valutare anche i mercati extra Europei. Lo scorso anno abbiamo fatto una fiera a Dubai, ma è difficile sviluppare rapporti oltreoceano. Forse si potrebbe fare qualcosa con l’uva”.

In Italia frutta e verdura Agrologicabio sono distribuite sia nella grande distribuzione che nel dettaglio specializzato. Un altro canale importante sono le mense scolastiche. “I bandi – spiega Parrino – impongono che debba essere inserito il biologico per tutto quello che è reperibile sul mercato. Questo mi sembra il minimo visto che i destinatari sono i bambini. Questo ci ha agevolato. Peccato che non tutta l’Italia viaggi alla stessa velocità: mentre Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna sono molto evolute su questo fronte, la Regione Siciliana è molto più indietro. La Sicilia è la prima Regione per la produzione e l’ultima per i consumi, questo è un paradosso, oltre che un problema”.

Elena Consonni

Notizie da GreenPlanet

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