Zurich, il nostro impegno per lo sviluppo di una cultura del rischio nel bio

Elena Rasa Zurich

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Zurich, leader nel settore assicurativo a livello globale, ha preso parte a SANA 2021, la 33° edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, sponsorizzandone l’evento di punta, Rivoluzione Bio 2021.

Da sempre Zurich riserva grande attenzione al tema della sostenibilità ambientale, elemento centrale nella strategia di investimento del Gruppo, così come nello sviluppo di iniziative sul territorio e di soluzioni assicurative ad hoc: un esempio è Zurich Azienda Agricola, la protezione specificamente studiata per il settore agricolo con un focus sul biologico.

Forte di questo consolidato impegno, Zurich Italia ha presenziato con uno stand permanente arricchendo al contempo il programma di Rivoluzione Bio 2021 con l’intervento di Elena Rasa, Chief Underwriting Officer (nella foto).

Elena Rasa, intervenendo al Panel inaugurale di Rivoluzione Bio 2021, ha affrontato i principali rischi legati alla pratica agricola biologica, che da tempo il Gruppo tiene in forte considerazione attraverso il lancio di prodotti come la nuova polizza Azienda Agricola: “L’Italia è il primo Paese europeo per numero di aziende agricole dedite all’agricoltura biologica, con oltre 80mila operatori, e il quarto Paese UE per superficie dedicata a coltivazioni bio (15,2% del totale dei terreni agricoli, a fronte di una media UE del 7,5%). Numeri che testimoniano l’importanza sempre maggiore di questo segmento per l’agricoltura italiana. Tuttavia, i rischi a cui sono esposte le aziende attive nel comparto biologico sono molti e diversificati, e solo una ridotta percentuale delle aziende attive in questo comparto è assicurata. La nostra partecipazione a SANA dà voce, ancora una volta, al nostro costante impegno per lo sviluppo di una cultura del rischio specifica, che tenga conto delle caratteristiche e delle peculiarità di ogni attività”.

In occasione di SANA, inoltre, Zurich ha lanciato la campagna social #StopFruitShaming, che rielabora il concetto di “body positivity” trasponendolo all’universo bio, giocando con i piccoli difetti della frutta e della verdura biologiche. La campagna spiega infatti come sia anti-ecologico pretendere sempre la massima qualità estetica nella frutta e nella verdura, a scapito della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, e sensibilizza sul tema dello spreco alimentare.

Fonte: Ufficio stampa Zurich

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