La necessità di stare in allerta sul fronte della bio-pirateria, questione sollevata dal nostro ultimo editoriale, ha ricevuto conferma a distanza di 24 ore da notizie arrivate dalla Sicilia. Il CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha dato mandato a un avvocato di depositare un esposto presso le Procure della Repubblica di Agrigento, Catania, Messina, Enna, Caltanissetta, Palermo, Siracusa, Ragusa e Trapani volto a fare luce sugli elementi emersi a seguito di verifiche effettuate dai NAS in alcune aziende biologiche siciliane. Se i pesanti sospetti a carico di queste aziende non verranno fugati, sarà evidente una truffa dai contorni piuttosto ampi ai danni del consumatore.
Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che qualcuno si serve dell’etichetta "prodotto biologico" per vendere a prezzi più elevati prodotti che a volte hanno standard di sicurezza alimentare al di sotto dei prodotti convenzionali. Tutto ciò ovviamente lede l’immagine del comparto bio siciliano che è tra i più importanti in Italia.