I vantaggi di un Sistema di Controllo e Vigilanza misto pubblico-privato secondo Assocertbio

Riccardo Cozzo

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Assocertbio descrive i meccanismi del Sistema di Controllo e Vigilanza del Biologico, che assicurano efficienza ed efficacia dei Controlli nonché garanzia di trasparenza e terzietà. L’Associazione evidenzia, quindi, come la sana concorrenza tra Organismi di Certificazione privati, abbia portato ad un vantaggio, in termini di tariffe per gli operatori.

La conformità dei prodotti biologici è garantita a più livelli – comunica Riccardo Cozzo, presidente di Assocertbio– ossia mediante l’autocontrollo da parte dell’operatore, il controllo degli operatori da parte degli Organismi di certificazione nonché la vigilanza delle Autorità di Controllo. Ricordo, infatti, che il Sistema di Controllo del Biologico nel nostro Paese prevede il coinvolgimento di Soggetti sia di natura pubblica sia privata. Si tratta di un assetto che è tra i più diffusi tra i Paesi UE e questa è già una evidenza del fatto che si tratta di un sistema che funziona.”

“Il Sistema di Controllo nel nostro Paese – prosegue Cozzo – è costituito dall’insieme delle attività, metodi e strumenti a garanzia della conformità dei prodotti e prevede la sinergia tra Autorità Competente, Autorità di Vigilanza e Organismi di Controllo (Organismi di Certificazione, soggetti privati incaricati di pubblico servizio). Gli Organismi di Certificazione, che hanno l’obbligo di essere accreditati presso l’ente unico di Accreditamento Accredia per gli aspetti inerenti alla terzietà, indipendenza e competenza (ai sensi della Norma ISO 17065), svolgono attività di ispezione e certificazione, su autorizzazione dell’Autorità Competente nazionale pubblica (rappresentata dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste)  e sono sotto la vigilanza del Dipartimento ICQRF  (Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del MASAF, delle Regioni e delle Province Autonome.”

“Il Sistema di Controllo del Biologico funziona, – prosegue il Presidente di Assocertbio – e ciò è anche confermato dai dati di ICQRF che, annualmente, vengono pubblicati in un Report di Attività di controllo: nel corso degli anni, i prodotti biologici italiani hanno sempre mostrato una difettosità minima e, inoltre, tale difettosità riguarda soprattutto problemi amministrativi, burocratici ed errori di etichettatura. I casi di tracce di residui sono rari. La conferma che ci viene restituita da tali dati evidenzia come il Sistema attuale non abbia bisogno di stravolgimenti o di una “rivoluzione copernicana”. Ciò non vuol dire che non possano esserci margini di miglioramento: nel documento stilato di recente dall’Associazione, contenente sette proposte di rafforzamento del Sistema di Certificazione una di esse riguarda il mettere a sistema le criticità rilevate e sottoporle ad una discussione collettiva per stimolare il confronto tra le parti e pervenire, con una visione complessiva, alla ottimizzazione delle procedure e delle azioni dei singoli Organismi di Certificazione.

“Inoltre, mi preme evidenziare come – aggiunge Cozzo – il Sistema di Controllo attuale abbia determinato anche un vantaggio, per gli operatori, in termini di uniformità delle tariffe di certificazione. Ricordo, innanzitutto, che il tariffario dell’Organismo di Certificazione deve essere approvato dall’Autorità Competente. Inoltre, la presenza, sul mercato, di diversi Organismi di Certificazione privati, ha dato vita, negli anni, ad una sana concorrenza che ha portato ad avere delle tariffe ragionevoli per gli operatori. Da un recente monitoraggio effettuato in Assocertbio, ad esempio, se si prende in considerazione una azienda agricola di dimensione media (quindi con una superficie di circa 28,4 ettari) e a rischio basso, il costo di certificazione si aggira mediamente intorno ai 500 euro. Questo consente di affermare – conclude Cozzo – che il Sistema di Controllo del Biologico non solo garantisce efficacia, efficienza dei controlli e trasparenza per il consumatore, ma non va a gravare sul bilancio delle aziende in modo insostenibile. Difatti, se si considera che il mercato del biologico italiano vale dai 5 agli 8 miliardi di euro, si può stimare un’incidenza del costo della certificazione di circa lo 0,5-0,8%.”

Fonte: Ufficio Stampa Assocertbio

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