Con 100 mila ettari di coltivazioni bio e più di tremila produttori dedicati, la Comunità Valenciana è diventa la capitale spagnola del bio. Lo rivela un rapporto del ministero dell’Agricoltura spagnolo che trova conferma nei dati del Comitato per l’agricoltura biologica della stessa Comunità Valenciana. Negli ultimi quindici anni il settore certificato biologico del principale polmone produttivo di agrumi di tutta la Spagna, è più che triplicato registrando una crescita superiore al 200% per numero degli operatori, produttori e commercializzatori. Un dato nettamente al di sopra della crescita media nazionale, già di per se alta e che si ferma a 187% con oltre 43 mila operatori che dimostrano comunque un grande sforzo congiunto su tutto il territorio nazionale.
All’interno della Comunità, la provincia di Valencia guida la corsa alla certificazione con 1.785 operatori (+245% rispetto al 2003), segue Alicante con 977 operatori (+159%) e Castellón (con 251 operatori e un aumento del 167%). Quadruplicano complessivamente anche gli ettari che, all’inizio del 2019, sfiorano il 100 mila ettari in tutta la regione (su un totale nazionale di circa 2 milioni di ettari) contro i nemmeno 25 mila del 2003. La maggior parte delle superfici bio sono distribuite tra Valencia (43 mila ettari) e Alicante (41 mila) mentre a Castellón, dove la corsa è più rallentata, siamo intorno ai 13 mila ettari di superfici certificate. (m.l.)